L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni, in merito alla annunciata lettera del sottosegretario alla salute Eugenia Roccella ai presidenti delle Regioni relativa alle modalità di somministrazione della RU486. “Valuteremo con molta attenzione la lettera annunciata dal sottosegretario Roccella sulle modalità di somministrazione della RU486 tenendo presente che, in materia di organizzazione e gestione dei servizi sanitari, la Costituzione tutela l’autonomia regionale. Per la RU486 l’Emilia-Romagna ha assunto il proprio orientamento, preferendo il ricorso al ricovero in day hospital, nel pieno rispetto della tutela della salute della donna, della 194, della delibera AIFA, delle valutazioni clinico-assistenziali dei professionisti coinvolti”.
“Ritengo infatti – ha aggiunto Bissoni – che in materia assistenziale, senza invocare obblighi che la 194 non ha mai previsto (vedasi in particolare gli articoli 8 e 15), debbano essere i professionisti, e non la politica, a definire i migliori percorsi assistenziali sulla base delle competenze e conoscenze scientifiche. Condivido pienamente che la RU 486 debba rimanere un farmaco a somministrazione ospedaliera, ma affermare che la donna debba essere sottoposta a ricovero ordinario fino alla certificazione dell’avvenuta espulsione dell’embrione, verifica che peraltro si compie al 14° giorno, è un non senso sostenibile solo nel presupposto che la donna, sotto la propria responsabilità, firmi le dimissioni volontarie e anticipate”.