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Studenti in neve e natura: il caso Appennino

Neve Natura 2010 arriva a Villa Minozzo: l’Istituto Comprensivo è sulla neve del crinale dal 16 al 20 febbraio. Apprendere divertendosi è la scommessa fatta e vinta, anche quest’anno, dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che rivolge il progetto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. A presentarlo, le parole del direttore Giuseppe Vignali e le immagini del Parco nelle quattro stagioni del fotografo James Bragazzi. Appuntamento venerdì 26 alle 21, nella sala del campeggio di Futuralpe (Rescadore), convenzionata con il Parco.

Cos’è Neve Natura?

“Una proposta innovativa di educazione ambientale, che fa leva sui valori naturalistici e storico-ambientali del territorio. Con Neve Natura mettiamo insieme la funzione educativa del Parco e la valorizzazione di piccole economie locali, stringendo sinergie tra gli operatori e attuando la necessaria qualificazione e specializzazione dei servizi offerti. Neve Natura è un progetto organizzato e finanziato dal Parco nazionale e giunto ormai alla quarta edizione”.

Dove si svolge?

“A Reggio Emilia al Centro Neve Natura di Pianvallese, al Rifugio di Monteorsaro (Villa Minozzo), a Succiso, Cecciola e Pratizzano (Ramiseto); a Parma a Lagdei (Corniglio); a Lucca nella Piana di Corfino (Villacollemandina). Nelle diverse zone del Parco, collaborano al progetto per le uscite in ambiente i Consulenti turistici associati (CTA) del Parco”.

Quali sono gli obiettivi?

“In primis, valorizzare la conoscenza dell’Appennino con un nuovo approccio educativo, che vede il contatto diretto con l’ambiente e con la gente dei borghi al centro delle attività proposte: neve, natura e cultura d’Appennino, appunto. Attuare pratiche sostenibili del territorio e dell’ambiente, attraverso le risorse umane qualificate che l’Appennino e il Parco esprimono è fondamentale. Fare spazio a un turismo invernale moderno, sostenibile, capace di valorizzare eccellenze ambientali e identità locale. Promuovere, infine, pratiche sportive salutari in ambienti naturali: un’attività fisica non agonistica alla portata di tutti”.

Quali vantaggi e le ricadute economiche per il territorio?

“La destagionalizzazione del turismo scolastico – fuori dal week end e dai mesi primaverili ed estivi – crea occasioni di lavoro, di formazione per gli operatori e qualificazione dei servizi, migliorando così l’offerta turistica. Non solo ricettività o accompagnamenti sul territorio dunque: le offerte di ciascun operatore possono essere messe in rete, valorizzando il lavoro di tutti, e offrendo un prodotto turistico completo. Promuovere presso gli studenti un’immagine moderna dell’inverno in Appennino, in grado di offrire svago, apprendimento, qualità, natura e cultura anche al di fuori delle stazioni sciistiche, sfruttando l’intero territorio come luogo di sport e natura per tutti, è un grosso investimento per il futuro”.

Chi sono i docenti?

“Figure specializzate come maestri di sci, istruttori di nordic walking, guide ambientali escursionistiche, operatori del soccorso alpino, agenti del CTA ma anche docenti e relatori di livello universitario al fianco di testimoni significativi del territorio che accompagnano i soggiorni Neve Natura degli studenti, per quattro o cinque giorni, coordinati dai collaboratori dell’Ente Parco”.

Chi collabora?

“Con la regia del Parco, gli operatori locali, i docenti e i dirigenti scolastici, le amministrazioni comunali dei territori ospitanti, che ogni settimana, con l’importante presenza del sindaco o degli assessori, incontrano gli studenti e presentano il territorio. Un’educazione civica e una cooperazione istituzionale che funziona”.

Quanti studenti ha coinvolto?

“Sono state coinvolte circa una quarantina di classi provenienti da istituti delle province di Reggio, Modena, Parma e, da quest’anno, anche dalla Toscana. Nei tre precedenti anni abbiamo coinvolto circa settecentocinquanta 750 studenti, realizzando, solo nell’edizione 2009, più di 1480 pernottamenti in Appennino.

Per info: Neve e Natura.

















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