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PD: Sestola torna ad essere un Comune di montagna

Il governo ha accolto un emendamento presentato da un gruppo di parlamentari – in gran parte del Pd – e ha cancellato le norme del decreto sulla finanza locale che escludevano la “perla” dell’Appennino modenese dal novero delle località montane. Soddisfazione è stata espressa dall’on. Ivano Miglioli del Pd.

“Evidentemente – ha commentato il parlamentare modenese – il governo ha preso atto del clamoroso errore ed è tornato sui suoi passi. Del resto già Tremonti e Frattini, ospiti pochi giorni fa di una manifestazione proprio a Sestola, hanno potuto constatare l’assurdità di un provvedimento del governo che declassava, e non considerava più comune montano, una delle più importanti località turistiche dell’Appennino. Anche se mi chiedo dov’erano i due illustri esponenti del governo quando il Consiglio dei ministri adottava quel provvedimento”.

Originariamente il decreto in questione escludeva dalle aree montane i comuni con meno del 75 per cento della superficie comunale oltre i 600 metri di quota: oltre a Sestola, rimanevano tagliati fuori altri 90 Comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo, 291 comuni su 530 in Lombardia, 9 su 10 in Umbria, 24 su 160 in Toscana.

L’emendamento accolto dal governo e approvato in commissione sopprime il criterio puramente altimetrico per la ripartizione delle risorse ai comuni e prevede l’intesa con le Regioni. Nei prossimi giorni il decreto sulla finanza locale, così emendato, passerà all’esame dell’aula per l’approvazione definitiva.

“E’ importante – aggiunge Miglioli – che lo Stato, a proposito di federalismo, recepisca nel proprio ordinamento la competenza regionale in materia di definizione di comune montano e, quindi, nella ripartizione dei fondi a favore delle località di montagna. Naturalmente ci auguriamo che il governo non cambi ancora idea. Rimane invece irrisolta la questione del gas metano perchè in sede di esame degli emendamenti al decreto “Milleproroghe” ,che arriverà in aula la prossima settimana, sono state respinte le proposte che prevedevano la riconferma delle agevolazioni”.

















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