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Piano nazionale della sicurezza stradale (Pnss), terzo programma di attuazione

Oltre 4 milioni di euro complessivi, che verranno assegnati a sei progetti per la sicurezza stradale presentati da Province e Comuni dell’Emilia-Romagna. Si è appena conclusa l’attività della Commissione di valutazione (composta da rappresentati regionali, dell’Anci e dell’Upi) delle proposte di intervento presentate nell’ambito del terzo programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale (Pnss). Trentasette le proposte presentate e valutate sulla base dell’apposito disciplinare, con la predisposizione di una graduatoria, approvata dalla giunta regionale.

“Cerchiamo di spendere nel modo più rapido ed efficace possibile – è il commento dell’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – le poche risorse messe a disposizione dal governo su un tema che, invece, avrebbe bisogno di molta più attenzione finanziaria”.

Le risorse statali disponibili sono oltre 4 milioni di euro, mentre il costo totale degli interventi previsto dai progetti in graduatoria supera i 7 milioni. Cinque i progetti che avranno un contributo del 60% sull’importo dell’intervento previsto: il primo classificato (“Piano di interventi per la segnaletica verticale finalizzato al miglioramento della sicurezza stradale”) è stato presentato da un raggruppamento composto da tutte le nove Province della Regione – capofila quella di Reggio Emilia – risultato pienamente rispondente agli obiettivi posti dal disciplinare.

Seguono, in ordine di graduatoria, i progetti presentati dai Comuni di Cesena, Parma, Casalecchio di Reno, Reggio Emilia. Il progetto del Comune di Imola (sesto classificato) ha ottenuto un finanziamento che contribuirà a coprire circa il 14% dell’intervento.

Il disciplinare, predisposto in accordo con i rappresentanti di Anci e Upi, ha individuato nuove priorità, tra cui proprio la disposizione di piani di interventi per la segnaletica verticale. Le strade risultano infatti sempre più caratterizzate da una varietà di segni e oggetti ridondanti, in parte direttamente funzionali alla viabilità (segnali verticali e orizzontali, impianti semaforici, guard-rail o lampioni) e in parte estranei (insegne, cartelli pubblicitari, reti di servizi). Una quantità spesso fuori norma, che tende a causare, tra gli utenti, una percezione di frammentazione e confusione, con evidenti ripercussioni anche sulla sicurezza stradale. Motivo per cui si è deciso di”stimolare” le sinergie tra diverse Amministrazioni per definire criteri comuni d’intervento, in base ai quali avviare un’attività di riordino strutturale della segnaletica stradale.

















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