Tempo di bilancio in Comune, e di lamentele e accuse per nascondere le proprie inefficienze. Il Comune di Modena ancora una volta dice di non aver soldi, e giustifica le proprie scelte con colpe altrui: i “mitici” tagli del Governo Berlusconi.
Qualcuno dovrebbe ricordare al Sindaco Pighi, all’Assessore Marino, e a tutta la Giunta, che prima di questo periodo duro, ci sono stati anni in cui Modena non conosceva disoccupazione, il gettito fiscale – a cui partecipavano anche gli enti locali – era alto. E in quegli anni una politica economica locale che definire da “cicala” è limitativo, ha svuotato le casse di un comune altresì ricco.
Perché? Per coltivare il proprio orto, attraverso consulenze a pioggia, patrocini a manifestazioni di cui nessuno sentiva il bisogno, stipendi importanti ai dirigenti e chi più ne ha più ne metta. Oggi, ridotto a far cassa con le multe, il Comune dà la colpa al Governo Berlusconi, come se il recente passato non fosse mai esistito.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)