Arretra ancora l’occupazione nei settori del commercio, dei servizi e del turismo in provincia di Modena: nel 2009 il calo, rispetto all’anno precedente, arriva al 6,5%, confermando anche sul fronte del lavoro le difficoltà che colpiscono tante piccole e piccole imprese del terziario modenese.
A rilevarlo è l’indagine realizzata dall’Osservatorio sull’occupazione di Confesercenti Modena che ha messo a confronto i dati di circa 1200 imprese, del commercio alimentare, pubblici esercizi, minuto extralimentare, servizi di intermediazione, ingrosso e servizi alla persona monitorate su tutta la provincia.
Anche se il risultato finale è il medesimo, vale a dire una complessiva diminuzione dei posti di lavoro, diverse sono le modalità ed i percorsi che hanno portato a questo esito. Molte imprese hanno bloccato il turn-over dei lavoratori non sostituendo chi è andato in pensione o che si è dimesso; altre hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga, altre ancora hanno dovuto ridurre il numero di lavoratori per far fronte ad una seria situazione di crisi strutturale. Resta, infine, una parte minoritaria di aziende che nel corso del 2009 ha effettuato nuovi inserimenti. In questi casi prevale il ricorso a forme di lavoro flessibile a causa della forte instabilità economica, dell’incertezza sul futuro e in presenza di consumi la cui ripresa appare lontana.
Quella scattata da Confesercenti è una fotografia che ancora una volta evidenzia che le piccole aziende del commercio, del turismo e dei servizi da tempo stanno vivendo una fase complessa. Gli effetti sull’occupazione della crisi nel commercio modenese non si ripercuotono però allo stesso modo su tutti i settori. I più colpiti sono i pubblici esercizi e i piccoli negozi extralimentari; sempre con dati negativi, ma meno pesanti, anche i servizi alla persona e l’ingrosso. L’unica eccezione positiva riguarda un lieve incremento che si registra nei piccoli negozi alimentari.
“Il quadro che emerge dall’indagine è molto preoccupante perché queste dinamiche del mercato del lavoro si inseriscono in un contesto che, almeno in un medio periodo, non fa pensare ad una ripresa dei consumi e quindi resta alta l’incertezza rispetto al futuro. Le piccole imprese chiedono quindi che a livello nazionale si pongano in essere politiche a sostegno delle PMI, sostegno dei consumi ed alleggerendo la pressione fiscale su aziende e lavoro. A livello locale il mondo delle imprese del commercio, ha bisogno di un’attenta verifica rispetto alla scelte sulla futura programmazione delle rete di distribuzione e un sostegno forte all’innovazione e alla formazione degli imprenditori e dei lavoratori” evidenzia Tamara Bertoni (foto) direttore generale di Confesercenti commentando i dati dell’indagine conclude.