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Sassuolo: al via il ‘Piano Formativo per la Filiera dell’Industria Ceramica’: oltre mezzo milione di euro per l’educational di settore

Un programma di formazione per l’intera filiera ceramica straordinario per dimensioni finanziarie dell’intervento, innovativo per le tematiche affrontate e gli ambiti di azione geografica, strategico per l’impatto atteso sulle imprese. Una significativa iniziativa di formazione continua resa possibile dal lavoro congiunto di Confindustria Ceramica, l’Associazione che riunisce le imprese industriali del settore ceramica, Fondimpresa, il più grande fondo interprofessionale italiano dedicato alla formazione continua, e Cerform, l’ente di formazione con sede a Sassuolo dedicato al settore.

Pur partendo dal distretto ceramico di Sassuolo, nel quale è concentrata la maggior parte della produzione italiana di piastrelle e tecnologia ceramica, l’attività formativa interesserà anche l’area di Civita Castellana nel Lazio, Vietri sul Mare in Campania, la Liguria e Genova in particolare, Milano e le zone circostanti senza tralasciare Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un vero programma nazionale, che grazie ad una dotazione superiore al mezzo milione di euro, è in grado di interagire con i dipendenti delle aziende industriali produttrici di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, laterizi e macchine ed impianti per la produzione ceramica.

Gli interventi formativi si orientano da un lato verso le necessità delle singole aziende, dall’altra verso una azione di rilancio, in chiave sistemica e condivisa, di modelli di sviluppo delle imprese che comprendano anche la formazione continua dei lavoratori. Quattro sono gli ambiti nei quali si struttureranno gli interventi. Il primo è quello relativo all’innovazione, declinata in termini di prodotto, processo ed organizzativa; il secondo è quello relativo alla crescita dimensionale dell’impresa, con un focus particolare sulle necessarie competenze professionali e di processo. A queste si aggiungono poi le attività formative volte a migliorare i processi di integrazione tra imprese, in quanto la crescita dimensionale è fattore centrale per accrescere la competitività, mentre – ultimo, ma certamente non meno importante – sono le competenze per operare con successo sul mercato internazionale: un ambito essenziale per una industria che esporta, nella sintesi dei diversi comparti, oltre il 60% della propria produzione e che vanta già ora una significativa internazionalizzazione produttiva.

Un piano di formazione continua particolarmente complesso e sofisticato, che prevede anche un sistema di concertazione con le parti sociali sia a livello nazionale che a livello aziendale. Innovative sono poi sia le modalità di erogazione dei corsi – alcuni dei quali disponibili in modalità web on line – che anche la costruzione dei contenuti degli stessi corsi, che prevede un maggior coinvolgimento delle aziende in veste di partner e ‘progettisti’ dei contenuti.

















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