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Gruppo Consiliare Barbolini Maranello interviene sul bilancio di previsione 2010

Si tratta di un bilancio preoccupante con un ricorso all’indebitamento previsto nel corso del triennio pari a 3.1 milioni di euro; il debito è tendenzialmente in crescita, anche perché continuano ad essere programmati interventi faraonici, come la nuova biblioteca e il nuovo centro sportivo, piuttosto che utilizzare le risorse a disposizione a sostegno delle famiglie in difficoltà. Nei periodi di crisi economica, la responsabilità amministrativa dovrebbe portare a pianificare solo ciò che è necessario e non il superfluo.

La spesa corrente preventivata per il 2010 è arrivata a 15.122.269 euro, quasi 2 milioni di euro in più rispetto al 2004, primo anno come sindaco della Bursi, cifra che sarebbe di gran lunga maggiore se l’Amministrazione Comunale di Maranello non si servisse dell’artificio contabile della Società Patrimoniale, utilizzata anche per aggirare i vincoli fissati del patto di stabilità; le spese meno necessarie, come quelle per certi eventi pseudoculturali e per le operazioni di marketing e d’immagine del ente, hanno determinato la creazione di una struttura sovrabbondante, soprattutto al servizio comunicazione, infarcita di figure ridondanti ed impegnata a promuovere progetti effimeri legati ad un concetto dell’amministrare che privilegia più l’immagine alla concretezza e all’efficacia; tra le nuove spese discutibili, presenti nel bilancio 2010, spiccano i 68.080 euro destinati al mantenimento dello staff del Sindaco, costituito dal suo ex portavoce e dal direttore generale del comune, peraltro già in pensione. L’incontrollato aumento di spesa corrente deve, però, fare i conti con entrate che, alla luce del difficile momento di crisi economica, non possono essere quelle dei tempi migliori; il bilancio viene pertanto fatto quadrare ricorrendo ad entrate di carattere eccezionale utilizzate per finanziare spese di carattere permanente, per un importo complessivo di 870.000 euro (di cui 550.000 euro di oneri di urbanizzazione, 20.000 euro di avanzo e 300.000 euro di recupero evasione tributaria ici). L’utilizzo di entrate non certe per conseguire l’equilibrio di bilancio è stato segnalato come elemento di forte preoccupazione anche dai Revisori dei Conti nella loro relazione di valutazione del bilancio. Allo stesso modo anche la previsione di entrata dell’addizionale Irpef comunale, quella che viene prelevata dalle buste paga dei lavoratori, preventivata per il 2010 in 1.092.000 euro, pare troppo ottimistica, se si considera i tanti posti di lavoro persi nel distretto ceramico.

Si ritiene, pertanto, di dover dire al sindaco e alla giunta che sono capaci tutti di amministrare spendendo con spregiudicatezza i soldi dei cittadini e che il non aver saputo contenere la spesa corrente nel corso degli ultimi 5 anni non è un indice di buona amministrazione.

Nel caso verranno portati avanti i progetti monumentali in programma, il debito inevitabilmente aumenterà e, se oggi gli interessi bancari sono molto bassi, nel corso degli anni, potrebbero aumentare, tanto da ingessare i bilanci futuri.

















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