“Un evento straordinario che ha permesso di testare la capacità di risposta del sistema sanitario che è stato in grado, ancora una volta, di fronteggiare situazioni di emergenza”. È il commento del direttore generale dell’Azienda Usl di Modena Giuseppe Caroli che traccia un sintetico bilancio rispetto alle attività messe in campo per far fronte ai tanti traumi causati dall’emergenza freddo. Il dottor Caroli coglie anche l’occasione per ringraziare il personale sanitario – medici, infermieri e tecnici – e il mondo del volontariato la cui disponibilità, passione e professionalità sono state determinanti per far funzionare l’organizzazione.
Uno dei punti della rete ospedaliera che ha dovuto far fronte a un elevato numero di pazienti con patologie traumatiche è stato il Pronto soccorso del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena. Nella mattinata di oggi ci sono stati 120 accessi, dei quali 3 codici rossi, cioè casi particolarmente gravi. Il 22 dicembre ci sono stati 182 accessi, dei quali 60 per fratture. Per far fronte a questa situazione è stato attivato un vero e proprio piano di emergenza con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione. In pronto soccorso hanno lavorato cinque medici, due in più rispetto all’ordinario. Sono stati operativi due ortopedici che hanno effettuato consulenze per i pazienti che hanno subito traumi. Anche il personale infermieristico ha dovuto prolungare la propria presenza in servizio. Dal punto di vista della strumentazione, è stata attivata una diagnostica radiologica ulteriore, oltre alle due già previste, con personale tecnico ad hoc. In Ortopedia sono stati utilizzati posti letto normalmente dedicati all’attività programmata ed è stata anche attivata una sala operatoria ulteriore aggiuntiva rispetto alle due già previste per le urgenze.
Il ruolo della Centrale Operativa 118 Modena Soccorso
L’emergenza neve ha comportato ovviamente un incremento del lavoro della Centrale operativa 118 Modena Soccorso.
Per rispondere alle molteplici emergenze, il Sistema 118 provinciale, con il prezioso supporto delle Associazioni di volontariato (Coordinamento ANPAS, CRI e Misericordia) e Protezione Civile, ha provveduto a potenziare la presenza dei mezzi di soccorso su tutto il territorio provinciale.
Nella giornata di martedì 22 dicembre, nell’arco delle 24 ore, le richieste di soccorso sono state complessivamente 348 (di norma in questa fascia oraria il numero di chiamate si attesta mediamente intorno a 180), il picco maggiore è stato registrato nella fascia oraria tra le 8.00 e le 14.00 (circa 170 chiamate). La patologia di natura traumatica è stata preponderante, circa il 70% dei casi, a fronte di valori medi che si attestano attorno al 25% del totale delle chiamate di soccorso.