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Nel 2009 criminalità in calo a Bologna

Criminalità in calo del 13,2% nel 2009 a Bologna e provincia. Sono i numeri forniti oggi dal prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Dai prospetti si evince un calo dei reati dai 64.690 del 2008 ai 56.166 dell’anno che sta per concludersi. Se si esclude il capoluogo la percentuale del 13,2% scende a 12,1%. Le lesioni dolose hanno fatto registrare un -18,5%, le ingiurie un -22,3%, le minacce -27,3% e le percosse -33,4%.

Meno spiccato il decremento per quanto riguarda le violenze sessuali avendo fatto registrare un -1,6% passando dalle 129 del 2008 alle 127 di quest’anno. Questo tipo di reato registra invece un aumento da 41 a 53 in provincia. Crescono anche gli atti sessuali con minorenni che passano da 6 a 9. Fa segnare invece un -80% la corruzione di minorenni. I furti nell’intera provincia passano da 36.027 a 31.121 con una riduzione del 13,6%. Per gli scippi si segnala un -38,9%, per i furti con destrezza un -21,7% e un -2,2% per i furti in abitazione.

Rapine in calo del 18,5%. Percentuale che diventa pari a 29,5% se si escludono i dati della citta’ di Bologna. In calo pure le rapine in abitazione con un -50% essendo passate dalle 42 del 2008 alle 21 del 2009. ”Il trend è positivo perchè evidentemente ha avuto i suoi effetti il maggiore controllo del territorio – ha commentato il prefetto Tranfaglia – C’è stato un incremento del numero di pattuglie impiegate recuperate dai servizi di vigilanza fissa ora affidati ai militari dell’esercito”.

Dai dati forniti dalla Prefettura sono in calo pure le rapine in banca, in posta e negli esercizi commerciali. Solo la città capoluogo va in controtendenza facendo segnare un +17,9% per gli assalti in banca (passati da 28 a 33) e un +16,7% per i colpi in posta (da 6 a 7). ”Speriamo – ha auspicato il prefetto – che dia frutti positivi il protocollo firmato con l’Abi per prevenire la criminalità negli istituti di credito”. In calo le estorsioni con un -32,5%, i reati legati alla droga (-11,2%), le contraffazioni di marchi e prodotti (-57,1%), lo sfruttamento della prostituzione (-52,4%) e i danneggiamenti (-0,7%).

Secondo la Prefettura ”la complessità della situazione di Bologna è riconducibile non tanto a problematiche di ordine e sicurezza pubblica in senso stretto quanto a profili di degrado ambientale, emarginazione sociale e malcostume civico percepiti dalla popolazione non solo con insofferenza ma anche con crescente timore”.

La Prefettura fa notare anche che le tabelle pubblicate sui giornali ”non tengono conto che mentre per la provincia la popolazione residente coincide in linea di massima con la popolazione reale, nel capoluogo la popolazione anagraficamente residente è inferiore rispetto alla popolazione reale poichè in quest’ultima confluiscono gli studenti universitari in numero sempre elevato nel nostro capoluogo, i cittadini stranieri e i visitatori occasionali”.

Fonte: Adnkronos

















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