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Reggio: Provincia e Diocesi insieme per i beni culturali

17.12.09Dopo la riuscita mostra su Matilde e il tesoro dei Canossa e l’intesa sottoscritta lo scorso aprile, tra Provincia di Reggio Emilia e Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla prosegue l’impegno comune per la valorizzazione dei beni culturali del territorio reggiano. Da sabato il Museo Diocesano potenzierà gli orari di apertura al pubblico grazie all’impegno della Provincia, teso a valorizzare il patrimonio storico-artistico del territorio con particolare riferimento all’epoca canossana e matildica. Il risultato di questa nuova, importante collaborazione tra Diocesi e Provincia è stato illustrato questa mattina a Palazzo Allende nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la presidente della Provincia Sonia Masini; monsignor Lorenzo Ghizzoni, Vescovo ausiliare della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla, e monsignor Tiziano Ghirelli, direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla.

Da sabato, in particolare, il Museo Diocesano potenzierà gli orari di apertura al pubblico grazie all’impegno della Provincia, teso a valorizzare il patrimonio storico-artistico del territorio. Il Museo Diocesano, sarà dunque aperto anche il martedì ed il venerdì dalle 9 alle 13, oltre che nei pomeriggi di sabato, domenica e giorni festivi.

Sempre in seguito al Protocollo d’intesa siglato in aprile tra Provincia e Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, che ha portato alla costituzione di un Osservatorio congiunto per il monitoraggio e la valorizzazione dei beni culturali del territorio reggiano, si sta inoltre lavorando all’allestimento, all’interno del Museo Diocesano, di un percorso permanente dedicato al romanico reggiano e all’eredità culturale e artistica di Matilde di Canossa, che si andrà ad implementare e arricchire nel corso degli anni anche attraverso eventi di approfondimento, ricerca e studio.

“La Provincia intende valorizzare un patrimonio che, pur privato, è già di pubblica fruizione, potenziando appunto una maggiore conoscenza dello stesso patrimonio attraverso un orario prolungato di apertura al pubblico ed implementando ulteriormente il pacchetto di sedi culturali che stanno facendo confluire a Reggio in questi ultimi anni un maggior numero di visitatori, anche grazie ad eventi culturali ed approfondimenti scientifici – ha sottolineato la presidente Sonia Masini – Il museo diocesano rappresenta un “valore aggiunto” all’offerta culturale di questa città e dell’intero territorio e, per migliorarne le intrinseche potenzialità, la Provincia si fa partner della Diocesi nel garantire un maggior servizio alla comunità. La nostra provincia è ricca di bellezze, di edifici e monumenti di valore storico, artistico e architettonico, che però per essere realmente valorizzate necessitano di una regia comune. L’importante collaborazione con la Diocesi è il tassello di un mosaico che intendiamo completare con il coinvolgimento di tutti, dei Comuni, degli operatori economici e di chi, a diverso titolo, si occupa di promozione territoriale. Anche attraverso la cultura è possibile creare opportunità di lavoro, rilanciare l’economia e dunque aiutare le famiglie che, come anche recentemente ha ricordato il Vescovo, necessitano di un sostegno per affrontare la crisi che stiamo vivendo”.

Dopo che il Vescovo ausiliare Lorenzo Ghizzoni ha ringraziato la Provincia “per le risorse messe a disposizione per supportare il lavoro svolto dalla Diocesi, grazie anche al prezioso contributo dei volontari, al fine di valorizzare un patrimonio importante dal punto di vista storico e culturale, ma anche pastorale”, è stato il direttore Tiziano Ghirelli ad illustrare le novità che, da questo sabato, attenderanno i visitatori del Museo Diocesano, a partire dall’apertura al pubblico che sarà estesa – in questa prima fase – alle mattine di martedì e venerdì. “All’interno – ha spiegato monsignor Ghizzoni – sarà poi focalizzata l’attenzione sui reperti legati a Matilde ed al periodo canossano: a quelli già presenti nel Museo, dopo la mostra ne sono stati aggiunti altri, a partire dalla mensa dell’altare dell’antica Pieve di San Vitale di Carpineti, che la Parrocchia di Santa Caterina ci ha concesso, e dai capitelli del chiostro del Monastero di Marola”.

Il direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione con la Provincia “a fini non solo della valorizzazione, ma prima ancora della tutela di questo prezioso patrimonio della comunità purtroppo continuamente esposto ai rischi di una non adeguata conservazione e di furti e depredazioni da parte di persone sempre più prive di scrupoli”.

















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