Un gruppo di cittadini extracomunitari che gestiva il commercio dell’eroina bianca su Bologna è stato sgominato dalla squadra mobile che ha arrestato 10 persone. Le manette sono scattate in diverse circostanze al termine di una indagine durata oltre un mese e coordinata dal pm della procura felsinea, Stefano Orsi. La polizia ha posto l’attenzione su questo tipo di droga ritenuta molto più pericolosa di quella solitamente in commercio, ossia la cosiddettta ‘brown sugar’. Dalle indagini è emerso che la droga giungeva sotto le Due Torri dal Pakistan grazie al pakistano M.S, 30 anni, regolare, incensurato e residente in città. In casa gli agenti gli hanno trovato poco più di 6 chilogrammi di eroina pronti per essere smerciati. Della vendita al dettaglio si occupava un tunisino di 35 anni titolare di una paninoteca nella zona universitaria di Bologna. In manette sono finiti anche due italiani. Per uno di loro l’arresto non è stato convalidato: gli elementi a suo carico, infatti, non sono stati ritenuti sufficienti e quindi è tornato libero. In carcere è invece rimasto un palermitano di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine. Lui e un altro tunisino sono accusati di aver detenuto la droga nell’abitazione del siciliano dove sono stati trovati al momento del blitz 70 grammi di eroina e materiale per il confezionamento delle dosi. In carcere anche due fratelli tunisini, un uomo e una donna, bloccati dopo aver acquistato 50 grammi di eroina da smerciare al dettaglio.
La Squadra Mobile sta ora monitorando le morti per overdose nel capoluogo emiliano per capire se c’e’ un collegamento con l’immissione sul mercato di questo tipo di eroina.
