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Discussa in Consiglio a Carpi una mozione della Lega Nord sui controlli di residenza agli immigrati

politica2Giovedì 10 dicembre nel corso del Consiglio comunale di Carpi è stata presentato dal gruppo Lega nord Padania (la firma in calce è quella di Argio Alboresi, capogruppo) una proposta di mozione sui controlli periodici effettivi sulla residenza degli immigrati stranieri.Il documento chiedeva al Sindaco e alla Giunta, come ha spiegato in aula il consigliere Enrico Gasparini Casari, “di attivarsi ed intraprendere immediatamente le opportune iniziative affinché gli organi amministrativi e di controllo competenti provvedano ad effettuare un censimento periodico dei cittadini extracomunitari residenti sul territorio comunale e a far sì che venga attuato un sistema di verifica efficace di ogni variazione di residenza oltre ad impegnare l’ufficio anagrafe a comunicare tempestivamente e periodicamente all’Inps i risultati di tali controlli”. Aprendo il dibattito il consigliere Pd Gianni Bassoli si è chiesto perché il Comune dovrebbe eseguire controlli che spettano all’Inps. “E perché solo sugli extracomunitari? Lo stesso rigore dovrebbe esserci anche nei confronti di coloro che in vaste zone di questo paese godono di pensioni fasulle e assegni sociali farlocchi”. Il collega Massimo Pollastri (Lega nord Padania) ha dal canto suo ricordato come in 32 anni di attività da artigiano non avesse mai visto un ispettore Inps e che “la spesa pubblica è troppo alta, dando soldi a chi non ne ha diritto”. Marco Bagnoli (Pd) ha sottolineato come non fosse il caso di militarizzare la città su questo tema e come “si debbano comunque dare ai comuni i fondi richiesti per fare le cose, al di là delle politiche degli annunci. Il ‘tutti controllano tutti’ è negativo per il clima sociale che sottende e prefigura…”. L’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha poi preso la parola per ricordare come i Servizi demografici nella loro attività seguano una normativa nazionale, che prevede funzioni delegate agli enti locali. “Se ci sono segnalazioni di abusi o truffe bisogna rivolgersi alle forze dell’ordine: piuttosto esorto la Lega nord a chiedere al Governo di emanare una legge che imponga questi controlli incrociati, dando però alle anagrafi locali mezzi e risorse umane e finanziarie. Ricordo poi che la Polizia municipale effettua puntualmente controlli su modifiche e nuove residenze”.

L’assessore alla Polizia municipale Lorena Borsari ha invece illustrato le attività dell’ente locale nel campo degli accertamenti di residenza in base alla legge, che nel 2008 questi sono stati 5213, mille in più del 2006, e come questa procedura venga considerata di estrema importanza, perché può fornire utili indicazioni per la conoscenza del territorio. Borsari ha poi compiuto una riflessione sulla proposta fatta dai presentatori dell’ordine del giorno ribadendo che un governo democratico deve far rispettare a tutti le stesse regole, siano italiani od immigrati, ed agire verso tutti a garanzia del principio che chi abusa di un diritto e crea un danno alla comunità commette un reato. “Quindi lo stesso rigore andrebbe comunque indirizzato verso tutte le pensioni sociali, non ad etniam come vorrebbe la Lega nord con un censimento periodico su una quota parziale”.

Giliola Pivetti (capogruppo ApC) è intervenuta per sottolineare come mettere in rete le varie fonti per verificare chi in situazioni contingenti commetta un reato possa essere un favore al Comune stesso e non all’Inps. “Non mi sembra che comunque ciò voglia dire militarizzare il territorio…”. E se Paolo Zironi (Pd) ha detto che l’amministrazione comunale potrebbe svolgere in questo campo un ruolo di monitoraggio relativamente alla vigilanza che il sistema produttivo e i singoli imprenditori potrebbero attuare, ad esempio nel campo della subfornitura, Lorenzo Paluan (capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc) ha spiegato invece come la premessa del documento della Lega nord Padania fosse razzista, “perché chiede un’attenzione particolare verso alcune categorie, una boutade propagandistica”. Argio Alboresi ha allora ricordato come si vorrebbe semplicemente evitare che alcuni immigrati possano introitare una pensione dopo i 65 anni dopo essere stati qui residenti magari senza lavorare mentre Andrea Bizzarri (capogruppo Idv) gli ha rammentato come questo definisca una discriminazione tra cittadini italiani e stranieri e anche tra neocomunitari, come i romeni, ed extracomunitari. Cristian Rostovi (PdL) ha ribadito come questa proposta ponga negativamente all’attenzione il fatto che i soldi percepiti in questo modo vengano spesi fuori dal nostro paese mentre Francesca Cocozza (Pd) ha dal canto suo infine rammentato come l’Inps faccia già controlli, spiegando come. “Chiedete piuttosto al Governo di modificare la legge nazionale”.

La proposta di ordine del giorno è stata alfine votata da Lega nord Padania, ApC e PdL, non approvata invece da IdV, Pd, e Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc.

















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