Una convenzione in campo medico sanitario tra la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed Emergency, l’organizzazione non governativa che offre assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà nel mondo, porterà – a partire dal prossimo anno – professionisti dell’equipe cardiochirurgica del prof. Roberto Parravicini e studenti della scuola di specializzazione di Cardiochirurgia e di Medicina e Chirurgia ad operare sul campo nel cuore dell’Africa.
L’Ateneo modenese-reggiano ed Emergency, infatti, collaboreranno anche al fine di sviluppare un programma di ricerca clinica riguardante le patologie cardiovascolari con interesse esteso alla rianimazione cardiorespiratoria.
“Esperienze come questa – sottolinea il Rettore prof. Aldo Tomasi – rappresentano un indispensabile arricchimento scientifico-culturale ed umano per i nostri studenti. Sono l’occasione per misurare sul campo le competenze acquisite, ma soprattutto per portare sollievo a chi soffre. L’importanza di questo ospedale è strategico, perché posto a servizio di un’area continentale molto vasta. E’ l’unica struttura in un vasto raggio ad essere dotata delle tecnologie e ad avere le condizioni per eseguire così delicati interventi. Credo ed auspico che questa collaborazione possa essere un ulteriore tappa per nuovi progetti di cooperazione internazionale che vedano protagonisti il nostro Ateneo ed i suoi studenti”.
La cooperazione, che sarà estesa inizialmente per una durata di tre anni, darà la possibilità a docenti ed allievi delle Scuole di Specializzazione in Chirurgia Cardiaca, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione e del corso di laurea in Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare di operare in un ospedale situato in un territorio, il Sudan, che ha visto protrarsi per oltre 20 anni una sanguinosa guerra civile.
In Sudan l’aspettativa di vita è di 55 anni, la mortalità infantile sotto i cinque anni si attesta intorno al 107 per mille, il 50% della popolazione non ha accesso ai farmaci essenziali ed esistono 16 medici ogni 100.000 abitanti.
“La nostra Università – afferma la Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia prof.ssa Gabriella Aggazzotti – in questa occasione è lieta di ospitare Gino Strada, fondatore di Emergency. Per concretizzare il rapporto è stata firmata una convenzione che consentirà dal 2010 a professionisti cardiochirurghi dell’equipe del prof. Parravicini e specializzandi della stessa scuola di specializzazione di andare ad operare in Africa presso l’ospedale Salam (pace) di Khartoum in Sudan, dove addestreranno professionisti locali e dirigeranno il Centro di Cardiochirurgia dello stesso ospedale. Verrà avviato anche un progetto di ricerca sulle patologie cardiovascolari e sulla rianimazione cardiorespiratoria. Per la nostra facoltà prima di tutto rappresenta un arricchimento del bagaglio culturale, sia in termini di sapere, che in termini di saper fare: è una opportunità di formazione in setting formativi non tradizionali, ma di grande importanza a livello internazionale che permette di espandere le conoscenze proprie delle professioni sanitarie a situazioni molto diverse da quelle che i nostri studenti affrontano nel nostro Paese. Ancora più importante è l’aspetto formativo sotto il profilo della crescita personale: l’esperienza umana che viene offerta in questo contesto apporta a chi studia, cresce e matura un valore aggiunto. Infine la valenza sociale che questa opportunità rappresenta: il territorio interessato è sicuramente tra i più difficili al mondo, funestato da venti anni di guerra civile, e l’ospedale nel quale si svolgerà l’attività è il principale centro di un grande territorio con bisogni sanitari molto vari e urgenti”.
Emergency è presente in Sudan già dal 2004, nel Nord Darfur a sostegno degli ospedali di Mellit e al Fashir. Nel 2005 ha aperto un centro pediatrico per offrire assistenza gratuita ai bambini del campo profughi di Mayo, nei sobborghi della capitale. Dall’aprile 2007 a Soba, a 20 chilometri da Khartoum, è operativo un Centro regionale di cardiochirurgia che offre assistenza altamente specializzata e gratuita ai pazienti provenienti dal Sudan e dai paesi confinanti. Il Centro, chiamato “Salam” (pace), sarà collegato a una rete di cliniche situate in diversi Paesi della regione dove, oltre all’assistenza pediatrica, verrà effettuato lo screening e il follow up dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam. Il primo Centro è stato inaugurato nel marzo 2009 a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Un secondo Centro è in costruzione a Nyala, capitale del Sud Darfur.
“Ho fortemente voluto la sinergia tra Emergency ed il nostro Ateneo – sottolinea il prof. Roberto Parravicini dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – perchè credo che sia fondamentale per i nostri studenti, avere una tale opportunità di collaborazione con un ospedale di altissimo livello e, per di più, sito in una fetta di mondo più reale di quello che frequentano quotidianamente nelle aule universitarie. Credo in maniera convinta nel fatto che un’esperienza di questo genere possa unicamente portarli a confermare la scelta che hanno fatto iscrivendosi a Medicina e Chirurgia. Diventare medico è una scelta di vita, che riguarda non solo il modo in cui gli studenti impiegheranno il proprio tempo lavorativo, ma la loro identità, il loro modo di agire nella realtà. Altresì credo molto nel fatto che il ruolo che interpreto oggi, quello di professore universitario, non si concluda nel trasmettere conoscenze, ma si sostanzi nel momento in cui si riesce a comunicare una passione genuina ed intensa per questa professione che ci porta a dare e inventare possibilità di vita, anche ove e quando sia difficile farlo. Il <potere> del medico è in fondo questo: il medico può e deve intervenire per riacchiappare la vita ed è chiamato a farlo qua come altrove”.
Chi è Emergency
Nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono civili. Ogni anno la guerra distrugge la vita di milioni di persone nel mondo. Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani. L’impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contribuito di migliaia di volontari e di sostenitori.
Ambiti di intervento
Chirurgia, Chirurgia di guerra, Chirurgia d’urgenza e traumatologia, Chirurgia generale e ricostruttiva, Chirurgia specialistica, Cardiochirurgia, Medicina, Medicina interna
Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Pronto soccorso, Medicina di base, Assistenza sanitaria ai prigionieri, Riabilitazione e reintegrazione sociale, Fisioterapia, Produzione di protesi e ortosi, Formazione professionale e cooperative per disabili, Assistenza a fasce sociali svantaggiate
Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum
“Ha senso un centro di eccellenza dove nemmeno le vaccinazioni di base sono garantite? E un centro specializzato di cardiochirurgia a Khartoum? La nostra risposta è un <sì> deciso e convinto”, ha dichiarato Gino Strada all’inaugurazione del Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency. Il Centro Salam, operativo dall’inizio di aprile 2007, offre assistenza sanitaria gratuita a bambini ed adulti affetti da patologie cardiache, in particolare malformazioni congenite e patologie valvolari originate da febbre reumatica. Il Centro Salam è l’unica struttura specializzata e gratuita presente in Sudan e nei paesi limitrofi (un’area grande tre volte l’Europa e abitata da oltre 300 milioni di persone), dove le cardiopatie congenite e quelle acquisite in età pediatrica dovute a malattie infettive e a malnutrizione sono la seconda causa di mortalità infantile.
Per l’alto livello delle competenze impiegate, l’elevata qualità delle cure, l’innovazione della struttura, il Centro Salam di cardiochirurgia è un centro di eccellenza che produrrà effetti positivi di lungo periodo nel contesto in cui è inserito: moltiplicherà le competenze dello staff medico locale, affermerà il diritto alle cure per tutti, influirà sul modello sanitario locale. A pieno regime, il Centro di cardiochirurgia “Salam” (Pace) può effettuare 1.500 interventi l’anno. Due sono gli obiettivi del progetto: offrire cure di livello elevato e gratuite a bambini e adulti affetti da patologie cardiache; affermare il diritto a essere curati per tutti gli esseri umani, rendendo accessibili le stesse cure disponibili nei Paesi ricchi e condividendo i benefici della scienza medica.
Il Centro di cardiochirurgia “Salam” è situato a Soba, a venti chilometri da Khartoum, sulle rive del Nilo azzurro. I lavori di costruzione, iniziati nell’ottobre 2004, sono terminati nei primi mesi del 2007. La struttura è dotata di un blocco chirurgico (3 sale operatorie, terapia intensiva con 15 posti letto, sterilizzazione, sala di emodinamica), un blocco di diagnostica e amministrazione
(accettazione, pronto soccorso, ambulatorio, radiologia, ecografia, laboratorio, farmacia, amministrazione e uffici), un blocco di corsie con 32 posti letto, terapia sub-intensiva con 16 posti letto, sala infermieri, fisioterapia, sala ricreazione per staff e pazienti, magazzini e poi servizi (lavanderia, stireria, cucina, biblioteca ), foresteria per i parenti, area tecnica per la manutenzione.
Il Centro Salam è gestito integralmente da Emergency, sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista amministrativo. Personale internazionale altamente specializzato segue la formazione dello staff medico locale affinché vengano garantiti alti standard di cura e venga incrementata la professionalità dello staff sudanese e dei paesi confinanti. Il progetto è stato elaborato con il contributo di noti cardiochirurghi italiani.