Giunge al Teatro Storchi di Modena La Presidentessa, nuova sfida registica di Massimo Castri, qui alla guida di un gruppo di undici giovani attori, che si confrontano con un testo apparentemente inconsueto ma sorprendentemente attuale. Una commedia spregiudicata sul rapporto sempre vivo tra seduzione e potere. Lo spettacolo è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione e dal Teatro Stabile dell’Umbria.
Hennequin scrisse La presidentessa, un testo del 1912, insieme al suo abituale collaboratore Pierre Veber ottenendo uno straordinario successo. Connotato da una trama salace e dal linguaggio boccaccesco tipico del vaudeville nonché da un andamento scenico molto vivace, il testo cerca il puro divertimento dello spettatore.
Il vaudeville beneficiò, nei primi decenni del secolo scorso, di un periodo di fortuna tale da portare alla creazione di veri e propri team di autori in grado di confezionare, nel giro di pochi mesi, testi pronti per la messinscena: da un certo punto di vista vi si possono rintracciare i prodromi di un’industria della scrittura, vocazione alla moderna serialità, oggi rappresentata ed esemplificata dai serial televisivi.
La Presidentessa narra le vicende di Gobette, spregiudicata e maliziosa soubrette che, dopo essere stata allontanata dall’albergo dove alloggiava in occasione di una tournèe teatrale, trova ospitalità nell’austera casa del presidente Tricointe, giudice di provincia non più giovanissimo. Qui, il caso vuole che venga scambiata per Aglae, la legittima consorte. Da cui l’abbrivio di un’irresistibile girandola di equivoci che porteranno il magistrato ad ottenere il tanto agognato trasferimento a Parigi.
Dopo il grande consenso di pubblico e critica ottenuto dal pirandelliano Cosi è se vi pare prodotto da Emilia Romagna Teatro, commedia prediletta da Massimo Castri, nella cui regia era possibile rintracciare alcune vaghe allusioni al genere vaudeville, il regista toscano sceglie oggi di lavorare su un classico di questo genere storico del teatro leggero, La presidentessa, appunto. Nell’occasione Castri ritorna a dirigere lo stesso gruppo di giovani interpreti. La piéce, nel suo perfetto meccanismo teatrale, permette di valorizzare al meglio le doti di ciascuno degli undici attori in scena, ed è frutto di un lungo laboratorio condotto sulla ricerca dell’invenzione del personaggio, come è consueto nel lavoro del regista, molto attento alla cura del lavoro di attore.
Il lavoro registico di Castri si avvale dell’elaborazione sonora di Arturo Annecchino musicista e compositore, fra i più apprezzati autori di musica per il teatro già collaboratore di numerosi maestri della scena. Claudia Calvaresi ne cura l’allestimento scenografico ed i costumi originali.
Da mercoledì 16 a domenica 20 dicembre 2009, Teatro Storchi Largo Garibaldi 15 Modena. Feriali ore 21 – festivi ore 15.30. Informazioni e prenotazioni 0592136021 aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 – e-mail.