Domenica mattina, 13 dicembre alle 11 presso la sede municipale di via Fenuzzi 5, parte una visita guidata alle Raccolte Civiche d’Arte e Storia del Comune di Sassuolo, condotta da Luca Silingardi, storico sassolese che è anche il curatore delle raccolte stesse.
Nel corso dei secoli, a partire dal Settecento, la Municipalità sassolese è andata aggregando un cospicuo ed eterogeneo complesso di oltre mille pezzi di interesse storico e artistico, ospitati nelle diverse sedi comunali e riuniti idealmente nelle Raccolte Civiche. Dipinti, disegni, grafiche e sculture, ma anche epigrafi, reperti archeologici, ceramiche, arredi vari e persino una suggestiva collezione ornitologica, ora ospitata nel Museo Naturalistico «Andrea Fiori», compongono un autentico “archivio” intimamente connesso con la storia della città e con la sua realtà culturale e produttiva. Questo complesso, infatti, si è costituito attraverso le vicende delle istituzioni cittadine e il locale collezionismo privato, le donazioni, le committenze e gli acquisti, e recentemente anche gli scavi archeologici effettuati sul territorio. La maggior parte delle presenze artistiche di rilievo si concentra nella Residenza Municipale, dove sono ospitate opere sia del nucleo antico, con dipinti e arredi dal Seicento all’Ottocento, sia del nucleo contemporaneo, con testimonianze dalla metà degli anni Cinquanta a oggi. Benché temporaneamente esposte presso altre prestigiose istituzioni, sono parte integrante delle Raccolte Civiche anche altre preziose opere, come la cinquecentesca pala di Ercole Banci, che sarà collocata nel Palazzo Ducale di Sassuolo per esigenze conservative, e la collezione di ceramiche antiche proveniente da villa Giacobazzi, attualmente ospitata nella Ducale Palazzina della Casiglia, sede di Confindustria Ceramica.
“E’ un’occasione particolare – commenta l’assessore alla cultura Luca Cuoghi – quella di poter conoscere il patrimonio storico e artistico del Comune di Sassuolo sfruttando anche la competenza di chi cura queste raccolte e ne conosce ogni aspetto. Chi parteciperà alla visita scoprirà una serie di pezzi di pregio di cui forse in alcuni casi non è nemmeno nota l’esistenza né il possesso da parte del Comune. E’ un patrimonio eterogeneo per epoche e caratteristiche, ma complessivamente di grande qualità”.