Nella giornata di ieri, agenti della Polizia municipale – dopo un controllo effettuato in collaborazione con tecnici comunali, del servizio Igiene pubblica e della Medicina preventiva dell’Ausl – ha proceduto al sequestro preventivo e probatorio di parte di un immobile in via Monti Urali, al civico 28 A/B/C.
Il sequestro si è reso necessario poiché un’intera ala dello stabile e il soppalco presente all’interno dello stesso, destinati all’attività produttiva come laboratorio e deposito, erano stati abusivamente destinati a dormitorio e servizi.
Al piano terra infatti, grazie a una parete in cartongesso che separava la parte produttiva da quella destinata ad uso abitativo, erano state abusivamente ricavate undici stanze da letto. Allo stesso modo era stato attrezzato un locale cucina–refettorio, con lavandino, fornello con cappa di aspirazione, due frigoriferi contenenti alimentari, una dispensa e due tavoli. Anche il soppalco, destinato a deposito, era stato adibito a dormitorio e al suo interno erano sistemati altri cinque letti e un frigorifero.
All’interno della struttura sono stati rintracciati 21 cittadini cinesi, tutti in regola con le norme sul soggiorno. In relazione a quanto accertato si è proceduto al sequestro dell’immobile, ad eccezione della porzione adibita a laboratorio che risulta regolarmente accatastata, ciò sia al fine d’impedire che il reato di cambio di destinazione d’uso di parte di locali, in violazione delle norme tecniche di attuazione del vigente Piano regolatore, venisse portato ad ulteriori conseguenze e sia allo scopo di acquisire fonti di prova in ordine alla stessa fattispecie di reato.
Per l’abuso edile accertato sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria sia il titolare del laboratorio tessile, il cinquantottenne cittadino cinese G.H., sia il proprietario dello stabile, il sessantacinquenne G.M., cittadino italiano, residente in città.