Il testo dell’appello unitario dei Sindacati dei Vigili del Fuoco FP/Cgil, FNS/Cisl, Uil/PA e RDB di Modena che verrà distribuito a tutti gli invitati alla cerimonia per la festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, domani mattina venerdì 4 dicembre, presso la sede di via Formigina.
Autorità, Cittadini,
La festività di Santa Barbara è la nostra festa e siamo tutti lieti di condividerla con Voi.
Il piacere di condividere questa giornata con voi, però, è anche occasione per lanciarVi questo appello.
La nostra città ogni giorno esprime apprezzamenti per il nostro lavoro.
Un lavoro che è basato fondamentalmente sulla solidarietà e sulla capacità di assicurare in ogni momento 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno il soccorso a tutti i cittadini senza alcuna distinzione.
Purtroppo l’apprezzamento dei cittadini, la stima delle istituzioni e le varie onorificenze, pur se importanti, non sono sufficienti per andare avanti!
I motivi sono sempre i soliti e ultimamente la situazione sta maggiormente peggiorando.
La carenza di organico, il mancato stanziamento di fondi per gli automezzi, per le attrezzature e per la manutenzione delle sedi di servizio sta portando la nostra organizzazione che è al vostro servizio in una difficoltà più grande di qualsiasi immaginazione e che solo grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, a Modena, è poco sentito.
L’amarezza che si prova ogni giorno, riscontrando la non adeguata attenzione della politica ai problemi dei vigili del fuoco, è più forte dei sacrifici che quotidianamente si fanno per assicurare un servizio dignitoso affinché ogni cittadino possa sentirsi sicuro.
Nel corso degli anni tutti i Governi che si sono succeduti ci hanno fatto promesse di impegni per risolvere i nostri problemi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Oggi siamo in attesa dell’esito degli impegni che il Ministro dell’Interno si è assunto e che sono in discussione in finanziaria.
La carenza di organico qualificato è del 70% e amministrativo è del 30%; un esempio per tutti: i Capi Reparto (che sono i responsabili del servizio di soccorso nell’ambito della provincia) dovrebbero essere 24 in realtà sono soltanto 2!!
Le opportunità di avere un percorso di carriera, che è l’unico riconoscimento della professionalità acquisita, oggi praticamente non esistono.
I riflessi sotto l’aspetto economico non sono irrilevanti visto che lo stipendio di un pompiere è di poco più di 1.200 euro.
Le assunzioni si fanno col contagocce e la conseguenza è che, il Comando di Modena, per la gestione del soccorso si deve avvalere dell’aiuto di precari.
Solo quest’anno sono stati richiamati in servizio temporaneo 450 precari per un costo complessivo di circa 1 milione di euro.
Cosa costa stabilizzare questi lavoratori visto che comunque i soldi ogni anno vengono spesi ?
Cosa costa assicurare che i concorsi interni possano essere banditi con velocità e in modo snello, ma soprattutto con l’intento di un serio percorso professionale?
Perché non si rinnova il contratto di lavoro scaduto da 23 mesi?
Cosa costa restituire i soldi dei pompieri al loro Ente assistenziale che garantisce una copertura assicurativa e un’assistenza economica alle vedove, agli orfani e ai tanti lavoratori che hanno subito infortuni?
Perché non si pensa che lo stanziamento di fondi per i carburanti è una necessità, così come è una necessità dotare i pompieri di equipaggiamenti e attrezzature sufficienti?
Ai Politici, agli Amministratori e alle Autorità di Governo presenti oggi chiediamo un più incisivo e continuo interessamento ai problemi dei pompieri che, è bene ricordare, sono coloro che in qualsiasi momento rispondono alle richieste di soccorso di qualsiasi cittadino.
Metteteci nella condizione di poterlo continuare a fare !!!
Grazie a tutti