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Provincia Bologna: “I beni confiscati alla mafia restino alla Stato e al Terzo settore”

politica1Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di ieri l’ordine del giorno presentato dai Gruppi Pd, Prc-Pdci e Idv, primo firmatario ilconsigliere Giovanni Maria Mazzanti (Pd), contro la possibilità di vendita dei beni confiscati alla mafia, prevista da un emendamento alla Finanziaria2010 presentato dalla maggioranza di governo.

L’ordine del giorno è stato approvato con 21 voti a favore (Pd, Idv, Prc-Pdci) e 5 contrari (Pdl, Udc). Il documento ricorda che le disposizioni anti-mafia attualmente in vigore escludono espressamente la possibilità di vendita dei beni dei mafiosi, prevedendone “l’esclusivo utilizzo a fini sociali direttamente da parte dello Stato o di soggetti del Terzo settore”; e che, se diventasse possibile la vendita, questa trasformazione all’insegna “di legalità e giustizia” diventerebbe “fonte di assoluta incertezza”, mentre diventerebbe concreto il rischio di vedere i beni sequestrati riacquistati dalla mafia. Per questi motivi l’ordine del giorno “condivide la richiesta dell’associazione Libera, di Avviso pubblico e dei familiari delle vittime delle mafie” e chiede al Parlamento “di ritirare l’emendamento” e di istituire, al contempo, “l’agenzia per i beni confiscati”.

















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