“Qualche segnale meno negativo comincia ad esserci e ci fa guardare al futuro in modo diverso rispetto al passato”. E’ quanto afferma il presidente della Confindustria Emilia Romagna Anna Maria Artoni, parlando dell’andamento della crisi economica in regione. La ripresa, aggiunge pero’, sara’ “lenta, faticosa ed estremamente riflessiva”.
Presentando a Bologna il libro ‘Capitani coraggiosi’ che raccoglie le storie di successo di 15 imprenditori che, proprio durante la crisi, hanno registrato un andamento anti-ciclico con risultati positivi dal 10 al 25%, Artoni spiega che i case history raccolti nel volume dal giornalista Fabio Raffaelli, “dimostrano che il sistema emiliano-romagnolo non e’ fermo e ha la volonta’ di giocare una partita molto complicata che richiede grandi sacrifici e riflessioni sul futuro”.
In particolare, secondo Artoni, il modo migliore per uscire dalla crisi e’ “investire sull’innovazione, la ricerca e la formazione, mantenendo il radicamento sul territorio”. “Abbiamo voglia di continuare a rimboccarci le maniche – prosegue la numero uno degli industriali in regione – perche’ abbiamo i numeri e le capacita’ per farcela”. E nonostante quella attuale sia “la crisi piu’ profonda che abbiano mai visto – fa notare – oltre a questi 15 ci sono in Emilia Romagna tanti altri ‘capitani coraggiosi'”.
Quanto all’interrogativo circa la possibilita’ che, una volta usciti dalla crisi, si possano riassorbire i lavoratori oggi usciti dal mercato, Artoni spiega che tutto “dipende dalla nostra capacita’ di sviluppare e crescere”. Premesso che “la criticita’ principale resta il credito” e la disponibilita’ di risorse liquide e che “gli ammortizzatori sociali sono un ottimo strumento”, Artoni precisa che questi ultimi rimangono “strumenti tampone per traghettare le imprese verso la ripartenza”.
Insomma, conclude il presidente “alcuni movimenti sono inevitabile, ma e’ vero anche che ci sono dei comparti come l’alimentare e la green economy che hanno tenuto e stanno tenendo. Io sono certa – rimarca – che ci sara’ un futuro per la manifattura emiliano-romagnola, ma le imprese non possono essere lasciate sole, per questo servono investimenti sui talenti ma anche sulle infrastrutture che facciano da volano”.
Quanto, invece, al libro ‘Capitani coraggiosi’stampato dalle Grafiche dell’Artiere (che e’ uno dei 15 casi di successo contenuti nel volume) con il patrocinio di Confindustria Emilia Romagna, il curatore Fabio Raffaelli che ha realizzato le interviste ha annunciato che seguira’ un secondo volume e successivamente un terzo, dello stesso genere, dedicato pero’ alle imprenditrici donne. Non e’ eslcuso che il libro possa essere tradotto anche in inglese per esportare all’estero l’immagine di un’Emilia Romagna che non teme la crisi, ma anzi la sfida.