Un appuntamento importante aspetta mercoledì 2 dicembre Legacoop: si terrà infatti al Classic Hotel di Reggio, alle ore 9:00, l’Assemblea degli oltre 300 Delegati di Legacoop Reggio Emilia. All’ordine del giorno anche la elezione del presidente di Legacoop. Sono previsti i saluti del presidente della Provincia Sonia Masini e dell’assessore allo Sviluppo economico e Innovazione del Comune di Reggio Emilia Graziano Grasselli. Seguirà la relazione di Ildo Cigarini, presidente di Legacoop Reggio Emilia. Alle 10:15 è in programma la presentazione dei preconsuntivi 2009 e previsioni 2010 delle cooperative reggiane aderenti a Legacoop, a cura di Daniela Cervi, responsabile del Servizio Economico Finanziario di Legacoop Reggio Emilia. Seguirà l’intervento di Guido Caselli, responsabile Area studi, ricerche, progetti di Unioncamere Emilia-Romagna su “L’economia dell’Emilia-Romagna: proposte per una nuova fase di sviluppo”. Alle 10:45 interverrà Franco Mosconi, professore di Economia e politica industriale all’Università di Parma, a cui seguirà l’intervento conclusivo di Paolo Cattabiani, presidente di Legacoop Emilia Romagna. Alle 11:30 si aprirà la seduta riservata ai delegati per l’elezione del presidente di Legacoop Reggio Emilia. Il programma e i contenuti dell’Assemblea sono stati anticipati oggi dal presidente Ildo Cigarini, che ha commentato anche le recenti polemiche sull’Area Nord, dal direttore generale Francesco Malpeli, dalla responsabile del Servizio economico finanziario Daniela Cervi e dal responsabile delle cooperative sociali Mauro Degola.
Per il presidente Cigarini, che nella sua relazione affronterà i temi della crisi economica, è necessario nella nostra provincia definire una azione convergente tra istituzioni, banche, sistema delle imprese e forze sociali. E specialmente “è indispensabile fare emergere il carattere propositivo, orgoglioso, creativo che ci caratterizza, e che è un tratto distintivo e un punto di forza della gente che vive in questo territorio”. Un ruolo importante l’hanno senza dubbio le imprese cooperative. “Oltre la crisi: l’utilità della Cooperazione” è il filo conduttore dell’Assemblea. Di fronte alla crisi, ma specialmente di fronte ai limiti e agli aspetti negativi che la crisi ha evidenziato nella economia, nel sistema finanziario, nella società, per Cigarini “la Cooperazione rimane una protagonista attiva e utile, una testimonianza di valori sociali e umani che si fonda sulla partecipazione, sul lavoro, sul fare insieme, sul bene comune, sulla responsabilità verso la società e il territorio, e specialmente sulle azioni destinate anche alle generazioni future”.
Nel corso dell’Assemblea verranno presentati i preconsuntivi 2009 delle cooperative associate e le previsioni 2010, curati dall’Ufficio economico finanziario di Legacoop.
Sono 214 le cooperative associate oggi a Legacoop Reggio Emilia. L’andamento degli ultimi anni ha registrato una crescita del valore della produzione a tassi molto elevati fino al 2005, in cui ha toccato la punta del +10%, poi un rallentamento nel triennio 2006-07-08 con incrementi annui inferiori al 5%; per il 2009 i preconsuntivi stimano un trend in calo del 6,3%. Nel 2009 il valore della produzione risulta in calo per le costruzioni, l’industria nei comparti legati all’edilizia, le cooperative d’abitazione, la logistica e i trasporti, in sostanziale tenuta per l’agroalimentare, il commercio e i servizi alle imprese e in leggera crescita per ristorazione, servizi e cooperative sociali.
La redditività è ancora di segno positivo, ma fortemente ridimensionata già con i bilanci 2008; l’utile netto dovrebbe nel 2009 complessivamente confermarsi su cifre analoghe all’anno precedente, pur con dinamiche leggermente differenti tra i vari settori.
Nel periodo 2005-2008 abbiamo assistito ad un costante incremento dell’occupazione che è passata da 33mila a 39mila occupati e anche nel 2008 ha segnato un saldo positivo di oltre 2mila unità, pari al + 5,7%. Con il 2009 la crescita occupazionale si ferma: il saldo complessivo è leggermente negativo (-0,3%). In provincia di Reggio Emilia lavora circa 1/3 degli occupati complessivi.
Nel 2009, su un totale di quasi 40mila occupati, gli ammortizzatori sociali hanno coinvolto, a vari livelli, meno di un migliaio di persone. Nel settore agroalimentare 3 cooperative hanno attivato procedure di mobilità tra il 2008 e il 2009 per un centinaio di lavoratori; il ricorso alla cassa integrazione ordinaria o in deroga è stato effettuato da 2 imprese di costruzioni per 230 persone, da 5 imprese industriali per 150 persone e 2 cooperative nel settore della logistica per 240 lavoratori, in genere con provvedimenti di riduzione del lavoro parziale e a rotazione tra i lavoratori; infine 1’impresa operante nel settore turistico ha attivato contratti di solidarietà per circa 240 lavoratori con una riduzione d’orario inferiore al 30%.
I soci mantengono un trend costante di crescita annua intorno al 3%, confermata anche per il 2009 e il capitale sociale aumenta nell’ultimo periodo ad un tasso medio annuo del 5%; anche il 2009 segna un trend positivo, nell’ordine del 2,7%.
Infine il patrimonio netto, grazie alla capitalizzazione dei soci e soprattutto all’accumulazione di utili ai fondi di riserva indivisibili, registra dal 2005 al 2008 (3 anni) una crescita del 27%. Anche il 2009, seppur in misura più contenuta, proporzionalmente al calo degli utili, segna un trend positivo del 5%. Questi ultimi dati testimoniano la solidità del rapporto dei soci verso le cooperative.
Le previsioni per il 2010 sono incoraggianti: considerando l’aggregato delle cooperative Legacoop di Reggio, ad oggi, le previsioni sono di un saldo positivo sia per valore della produzione che per numero di occupati, accompagnato da un leggero recupero anche sulla redditività. Il settore agroalimentare dovrebbe confermare il valore della produzione del 2009 con un trend in leggera crescita e una lieve flessione dell’occupazione, le costruzioni potrebbero segnare una crescita del monte lavori anche consistente legata all’avvio di grosse commesse da parte delle imprese di maggiori dimensioni mentre permane critica la situazione di chi opera nel settore immobiliare e in particolare per le cooperative d’abitazione, segnano un leggero recupero le previsioni delle imprese che operano nell’industria manifatturiera, è stabile il commercio, sia per fatturato che occupazione e sono in crescita i servizi alle imprese e le cooperative sociali.