Una collaborazione rinnovata e rinsaldata per accompagnare il tessuto produttivo dell’Emilia-Romagna nella sfida del mercato globale e per superare la crisi. Regione ed Unioncamere, in rappresentanza del sistema camerale regionale, hanno siglato l’ “Accordo Quadro per una nuova fase di sviluppo e per la competitività dell’economia regionale”.Sono nove le linee di intervento in cui è articolato l’Accordo: monitoraggio dell’economia; turismo; agroalimentare; internazionalizzazione; politiche comunitarie, sostegno all’innovazione ed alla ricerca; tutela dei consumatori e consolidamento dell’imprenditoria femminile; infrastrutture e diffusione del project financing; semplificazione amministrativa ed e-government; mercato del lavoro, formazione imprenditoriale e immigrazione.
Una collaborazione strategica – sancita dalla firma del presidente della Regione Vasco Errani e del presidente dell’Unioncamere Andrea Zanlari – che prosegue sulla strada tracciata dal precedente Accordo Quadro, punto di riferimento per realizzare iniziative congiunte, rafforzato poi nella sua operatività da una serie di intese complementari con gli Assessorati regionali di riferimento.
“E’ la ‘terza generazione’ di accordi – ha sottolineato il presidente Vasco Errani – che si inquadra in quanto già fatto negli anni scorsi. Infatti, prosegue, in un impianto ben sperimentato, la condivisione di politiche per la qualità e lo sviluppo integrato del sistema economico-imprenditioriale dell’Emilia Romagna”.
L’Accordo tra Regione e Unioncamere prevede anche la messa in campo di azioni comuni con gli Enti Locali per superare i vincoli del Patto di stabilità per il quale “la Regione su questo ha già dato un suo contributo. Lo ha fatto – ha aggiunto Errani – mettendo a disposizione dei Comuni e delle Province emiliano romagnole, per l’esercizio 2009, uno spazio del proprio bilancio di oltre 60 milioni di euro. Questo renderà possibile agli Enti Locali di attuare i propri investimenti, soprattutto, in questo momento di crisi, quelli di carattere anticiclico. Inoltre, per il futuro, stiamo lavorando ad una proposta di federalismo reale, condivisa con le Associazioni dei Comuni e delle Province. Un Patto di stabilità territoriale che, con flessibilità, possa essere applicato all’insieme dei Comuni, delle Province e alla Regione”.
“L’Accordo – ha ribadito il presidente di Unioncamere, Andrea Zanlari – è un passo importante per lo sviluppo delle strategie economiche del territorio. Regione e Camere di commercio condividono la visione strategica che il territorio e l’impresa rappresentano due ambiti inscindibili. Ci sono ampi spazi di lavoro legati a questo accordo che è il passaggio più significativo e il punto di riferimento a carattere generale di molteplici intese operative siglate negli ultimi anni. A conferma di un filo rosso di collaborazione che lega le iniziative della Regione e del sistema camerale dell’Emilia-Romagna, accomunate dall’obiettivo di elevare la competitività delle imprese e dell’economia”.
Gli obiettivi del nuovo Accordo, di durata triennale, puntano a confermare ed estendere le modalità di collaborazione e l’attuazione dei Protocolli e intese realizzate negli anni passati. Inoltre l’Accordo prevede azioni congiunte per contribuire a superare la fase recessiva innescata dalla crisi finanziaria internazionale, costruendo un tessuto economico strutturalmente più competitivo, senza indebolire la coesione sociale, valorizzando ed accrescendo le sinergie fra le competenze di programmazione, di indirizzo e di governo proprie della Regione e le funzioni delle Camere di commercio relative alla promozione dello sviluppo locale e della competitività delle imprese.
Linee prioritarie di intervento congiunto
La collaborazione riguarda il monitoraggio dell’economia (in particolare, con il potenziamento dell’attività degli Osservatori regionali promossi in varie materie e lo sviluppo di quello relativo alle imprese cooperative ed alle imprese a titolarità femminile) e gli interventi di sviluppo delle attività turistiche volti ad analizzare le dinamiche e potenzialità del settore, oltre che ad impostare iniziative integrate.
Un altro terreno su cui si misurerà la capacità d’azione comune è la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità attraverso iniziative integrate per promuovere il patrimonio culturale e i prodotti tipici e di qualità. In questo senso, prioritari saranno progetti sulla qualità e sulla sicurezza alimentare e della ricerca e dell’innovazione nella filiera agroalimentare.
Lo sportello regionale per l’internazionalizzazione favorirà un coordinamento delle iniziative in materia rivolte all’imprenditoria regionale, con l’obiettivo di rendere più incisiva la collaborazione sui programmi promozionali.
Attraverso le politiche comunitarie, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e ricerca si incentiverà l’applicazione delle norme in materia ambientale promuovendo al contempo l’adesione delle imprese ai sistemi comunitari di certificazione ambientale. Si favorirà la diffusione dei servizi forniti dalla rete della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico regionale.
Inoltre – per regolare il mercato, la tutela dei consumatori e il consolidamento dell’imprenditoria femminile – sarà ampliato l’utilizzo di strumenti alternativi delle controversie, come la conciliazione, individuando strategie comuni per la tutela dei consumatori e il monitoraggio dei prezzi e delle tariffe. Un altro obiettivo è di intensificare i rapporti sul versante della politica “di genere” per trasferire “buone prassi”, prevista nel programma regionale per l’imprenditoria femminile.
Per quanto riguarda le infrastrutture sarà promosso l’utilizzo e la diffusione del project financing per far crescere il ricorso al perternariato pubblico-privato, ma soprattutto saranno messe in campo azioni comuni con gli Enti Locali per superare i vincoli del Patto di stabilità.
Attraverso la semplificazione amministrativa ed e-government si punterà ad accrescere l’impegno per la ricerca e lo sviluppo sui temi della governance dei sistemi a rete per una maggiore semplificazione degli adempimenti delle imprese. e garantire l’utilizzabilità delle procedure informatiche della comunicazione unica per le imprese artigiane.
Infine per quanto concerne il mercato del lavoro, la formazione imprenditoriale e l’immigrazione, Regione ed Unioncamere condivideranno iniziative nell’ambito della formazione professionale, continua e superiore. Nello stesso ambito è previsto un coordinamento dei sistemi di monitoraggio dei fabbisogni occupazionali. Sarà necessario anche sensibilizzare il sistema delle imprese alla cultura dell’integrazione scuola-lavoro e promuove azioni di informazione e formazione per l’accesso dei cittadini extracomunitari al lavoro autonomo e supporto alla nascita di imprese a titolarità extracomunitaria.
L’Accordo, di durata triennale, sarà sottoposto a verifica di anno in anno, e sarà tacitamente rinnovato per un analogo periodo alla scadenza.
Collaborazioni già in atto
L’Accordo Quadro non si esaurisce nelle impegnative nove linee di lavoro comune, ma si sostanzia in un’ampia gamma di intese già avviate con gli assessorati regionali, di seguito riportate.
Protocollo d’Intesa tra Unioncamere e Assessorato regionale al Turismo e Commercio del 24 luglio 2006, finalizzato a garantire continuità alla collaborazione impostata con la prima intesa quadriennale sul turismo;
Protocollo operativo del 24 novembre 2006 tra Ministero del commercio internazionale, Regione, Ice, Sace, Simest e Unioncamere per la gestione dello sportello regionale per l’internazionalizzazione (Sprint-ER);
Protocollo d’intesa tra Unioncamere e Assessorato regionale all’Agricoltura del 19 dicembre 2006 per sviluppare sinergie nella realizzazione di attività di promozione dei prodotti agro-alimentari emiliano-romagnoli;
Protocollo di collaborazione dell’8 giugno 2007 tra Unioncamere e Assessorato regionale alla Scuola, Formazione professionale, Università, Lavoro e Pari opportunità, finalizzato a favorire l’integrazione degli strumenti conoscitivi sul mercato del lavoro, a supportare l’elaborazione di politiche per l’occupazione coerenti con la rinnovata Agenda di Lisbona e a promuovere il raccordo tra scuola, mondo del lavoro e impresa, attraverso il consolidamento della modalità didattica dell’alternanza scuola-lavoro;
Protocollo d’intesa tra Regione, Unioncamere e Intercent-ER del 20 giugno 2007 per promuovere l’utilizzo delle procedure di conciliazione amministrate dagli enti camerali;
Protocollo di collaborazione operativa tra Unioncamere e Assessorato regionale al Turismo e Commercio del 29 ottobre 2008, per promuovere nelle strutture dell’offerta turistica ricettiva ed extra-ricettiva i marchi di qualità dell’ospitalità;
Protocollo d’intesa del 22 dicembre 2008 tra Assessorato regionale al Commercio e Turismo, Unioncamere, Commissione regionale dell’ABI, Cofiter, Confcommercio, Confesercenti, per attuare interventi urgenti per fronteggiare la crisi finanziaria e garantire la continuità nell’erogazione del credito alle imprese del commercio, turismo e dei servizi;
Protocollo di collaborazione del dicembre 2008 tra Assessorato regionale alle Attività Produttive, Fidindustria, Coop.er.fidi, Unifidi, Unioncamere al fine di attuare interventi urgenti per fronteggiare la crisi finanziaria e garantire la continuità nell’erogazione del credito alle imprese dell’industria, al quale hanno aderito 48 aziende di credito;
Accordo promosso dalla Regione, in attuazione dell’intesa Stato-Regione del 12 febbraio 2009, per interventi nei processi di crisi e ristrutturazioni, a salvaguardia dell’occupazione e per la gestione degli “ammortizzatori in deroga”, sottoscritto anche dall’Unioncamere l’8 maggio 2009.