sabato, 4 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'PD modenese: “Carceri, le promesse vane della destra”





PD modenese: “Carceri, le promesse vane della destra”

carcere«Posta di fronte ai problemi veri questa destra, invece di impegnarsi a risolverli, li rimuove o parla d’altro. Prendiamo l’emergenza carceri. Qualche mese fa furono l’on. Bertolini e il presidente della commissione giustizia del Senato, sen. Filippo Berselli, a promettere in pompa magna 41 agenti in più e 150 detenuti in meno al carcere di S.Anna. Siamo alla fine dell’anno e quelle promesse si sono rivelate vane, a dimostrazione del fatto che – come affermano i sindacati – il governo non sta facendo nulla». Così il senatore Giuliano Barbolini replica agli esponenti della destra sull’emergenza carceri.«Intanto la situazione si aggrava di giorno in giorno, come hanno potuto constatare di recente il sindaco Pighi, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri del Pd. Ma ancora una volta – stante la sua totale inadeguatezza a risolvere i problemi – la destra accusa di demagogia chi, come il Pd, i sindacati di polizia e i responsabili degli istituti penitenziari, chiede, per far fronte all’emergenza, l’unica misura ragionevole: più agenti, meno affollamento delle carceri, e un piano serio di potenziamento delle strutture restrittive. Quanto ai detenuti stranieri non servono ricette estemporanee ma politiche complessive che prevedano accordi bilaterali con i Paesi d’origine, governo dei flussi migratori, contrasto dell’illegalità, nuovi processi d’integrazione e misure alternative alla detenzione che contribuiscano alla decongestione delle nostre carceri. Invece il governo ha preferito puntare su misure ad effetto, sbandierando soluzioni facili, che non solo non hanno risolto i problemi ma li hanno aggravati. E di questo porta la responsabilità la destra, visto che è al governo dal 2001, con la breve parentesi di 600 giorni del governo Prodi. Da anni il Paese, che avrebbe bisogno di riforme incisive per rispondere alla crisi, difendere l’occupazione e rilanciare la crescita, è ostaggio di un premier che ha come unica preoccupazione quella di salvaguardare i suoi interessi evitando le aule di tribunale. Così, mentre in Parlamento si discute una finanziaria che non fa nulla per i problemi delle famiglie, del lavoro e delle piccole imprese, la maggioranza che sostiene il Governo s’inventa l’ennesima legge ad personam, che impedirà a migliaia di italiani di avere finalmente giustizia e aggraverà l’insicurezza, pur di garantire l’impunità di uno solo».
















Ultime notizie