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Insegnante sassolese si classifica al terzo posto nella I edizione del ‘Premio letterario Marco Custòdero’

letturaPatrizia Bartoli, docente di Sassuolo, si è classificata al terzo posto nella prima edizione del Premio letterario Marco Custòdero Opere inedite Dall’Oltrepò alle Langhe, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Montalto Pavese. Il premio, nato per volontà della famiglia di Marco Custòdero,  giovane ingegnere torinese, residente a Montalto Pavese e scomparso di recente, si pone l’obiettivo di scoprire e valorizzare nuovi autori del panorama nazionale che sappiano intuire elementi di affinità e continuità fra l’ambiente oltrepadano e quello del basso Piemonte.

La prima edizione del premio è stata vinta da  Pino Pace, scrittore piemontese. Il suo racconto, ‘Seta di guerra’, è stato selezionato fra oltre 120 testi, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Il racconto di  Pace, tuttavia, si è distinto sia per l’ottima struttura narrativa, ma anche per la presenza di una ricerca formale che mira all’innovazione linguistica e a una originalità stilistica, capace di mediare continuamente fra cronaca e romanzo.

Il secondo premio è stato vinto da una giovane autrice pavese, Gloria Ghioni con’ E piombo tutto il resto’, un racconto capace di mettere in scena e dare spessore a una folta galleria di personaggi, seppur rispettando la brevità e la sintesi richieste.

Il terzo posto ha visto un ex aequo, con ‘La sera della festa’ della modenese Patrizia Bartoli e ‘Il maestro unico’ di Maria Natalia Iiriti, insegnante di Bova Marina. Se Patrizia Bartoli è riuscita a scrivere un testo coinvolgente con un finale a sorpresa, Maria Iiriti ha creato la sua storia intrecciandola all’esperienza di Cesare Pavese in una scuola calabrese.

La giuria ha poi riservato una menzione particolare alla giovanissima Adele Di Giovanni, 16 anni, per il racconto ‘E così provai l’arte dell’amore’.

La premiazione si è tenuta domenica 22 novembre a Montalto Pavese, alla presenza di un pubblico numeroso. La giuria ­ presieduta da Pierangela Fiorani, direttrice della ‘Provincia Pavese’ e composta dal professor Giuseppe Polimeni dell’Università di Pavia, da Andrea Borghi, docente di scuola superiore e critico letterario e dai fratelli di Marco Custòdero, Paolo e Alberto, giornalista di ‘Repubblica’ ­ ha sottolineato: “La qualità dei testi, tutti caratterizzati da innovazione linguistica e solida struttura narrativa”. I premi sono stati consegnati da Salvatore Custòdero, padre di Marco, che ha ricordato quanto sia importante permettere ad autori sconosciuti o poco noti di far conoscere le proprie opere, soprattutto se di livello come quelle ricevute in questa occasione. Infatti, gli organizzatori e la famiglia Custòdero stanno già pensando alla pubblicazione di un volume che raccolga le opere vincitrici e una selezione di quelle ritenute migliori.
















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