Cosa è l’ictus cerebrale ed il modo per prevenirlo, su questo i professionisti daranno informazioni nella mattina di Domenica 29 Novembre, presso i Polimabulatori dell’Arcispedale Santa Maria Nuova dove – dalle ore 08.30 alle ore 12.00 – saranno a disposizione medici ed infermieri oltre che volontari.
L’iniziativa è promossa da A.L.I.CE. – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale – con il contributo attivo della Struttura di Neurologia ed il sostegno della Direzione Sanitaria dell’Arcispedale.
Lo scopo della giornata è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla importanza di prevenire l’ictus cerebrale riconoscendone i segnali premonitori.
Verranno effettuate verifiche sugli indicatori più importanti quali: pressione arteriosa, glicemia e colesterolo. I soggetti per i quali si presenti un elevato calcolo del rischio vascolare verranno sottoposti ad esami diagnostici: visite cardiologiche e diabetologiche e doppler TSA per coloro il cui calcolo del rischio vascolare sia elevato.
Ricordiamo che, annualmente, nella nostra provincia si verificano un numero significativo di eventi ischemici cerebrali. Nel corso del 2008, i ricoveri per tale patologia sono stati circa 3.000 (ictus ischemico ed emorragico), pari ad una percentuale del 4,6% sul totale dei dimessi dalle strutture pubbliche.
Una sorveglianza adeguata dei fattori di rischio ed il tempestivo riconoscimento dei sintomi sono in grado di ridurre l’incidenza della patologia.
Se fino a qualche anno fa l’assenza di terapie specifiche portava a considerare l’ictus un evento catastrofico, oggi è possibile intervenire nella fase acuta. La terapia con farmaco fibrinolitico, se praticata dai neurologi entro tre ore dall’insorgenza dei sintomi, consente di minimizzare i danni cerebrali e combattere le disabilità che ne possono derivare.
L’Associazione A.L.I.CE., attiva in tutto il territorio nazionale, è presente con una sede anche a Reggio Emilia. Di essa fanno parte persone affette da ictus, loro familiari, neurologi esperti nella diagnosi e trattamento dell’ictus, medici, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari.