È il piccolo “miracolo” riuscito ad un gruppo di 30 giovani studenti delle scuole superiori e dell’Università di Trento che hanno realizzato dieci intensi dialoghi con i familiari delle vittime del terrorismo. Il risultato è il libro «Sedie Vuote. Gli anni di piombo: dalla parte delle vittime» che verrà presentato a Modena oggi – giovedì 26 novembre – alle ore 18 su iniziativa del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari presso la Sala D del Palazzo Europa (via Emilia Ovest, 101).
I dialoghi tra i giovani e i “testimoni” sono il simbolo delle “consegna” del senso di responsabilità e dell’importanza della memoria a una nuova generazione che si affaccia oggi alla realtà di un Paese ancora diviso e dalla rimozione facile.
Nella scelta di leggere i grandi eventi del nostro dopoguerra e degli anni di piombo a partire dalla prospettiva delle vittime, vengono alla luce la faticosa dialettica fra giustizia e perdono, il rapporto fra democrazia e violenza e il problema della pena e della responsabilità morale.
Il libro, che contiene una postfazione di Giancarlo Caselli, raccoglie le testimonianze di Mario Calabresi, Benedetta Tobagi, Silvia Giralucci, Manlio Milani, Giovanni Ricci, Alfredo Bazoli, Agnese Moro, Giovanni Bachelet, Vittorio Bosio e Sabina Rossa.
I familiari delle vittime esprimono soprattutto il loro desiderio di superare il dolore, la volontà di ricostruire e di riaffermare la vita, la determinazione a non cedere alla tentazione del rancore e la fermezza nel ribadire l’importanza della difesa delle istituzioni democratiche.
«Sedie Vuote» è un libro per uscire da quelle letture riduttive che delle vittime ricordano unicamente la morte lasciandone solo sullo sfondo la vita, gli affetti, il lavoro, l’intreccio delle relazioni. Il libro nasce dall’incontro con Mario Calabresi, direttore de La Stampa, autore di “Spingendo la notte più in là”, opera che ha cambiato la percezione dell’opinione pubblica italiana sui familiari e sulle vittime del terrorismo.
Nell’ambito delle iniziativa di Modena presenteranno il libro: Manlio Milani, testimone, presidente dell’Associazione familiari dei caduti di piazza della Loggia, Alberto Conci curatore del volume ed i giovani, protagonisti dei dialoghi: Anna Brugnolli, Matteo Conci, Valeria Manzaniello e Natalina Mosna.