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Associazione dei Comuni: Caselli, “sono gli altri che ci vogliono fuori”

consiglio_comunale_sassuolo_10Ieri sera il Consiglio Comunale di Sassuolo si è aperto con il ricordo dei caduti di Nassirya, affidato al presidente Francesco Rubino; è seguito un minuto di silenzio ed anche un applauso. Si è poi passati alla trattazione dell’ordine del giorno.

Il primo a prendere la parola è stato il consigliere del Pd Sandro Morini che ha presentato una interrogazione sull’associazione dei comuni del distretto della ceramica.

“Tutti in campagna elettorale – ha argomentato – abbiamo sostenuto la necessità di favorire la costituzione dell’unione dei comuni per gli evidenti vantaggi, le sinergie e i risparmi. Da un po’ di tempo, anche dai banchi dell’opposizione si intravedono tensioni. Il 3 novembre abbiamo letto una dichiarazione del sindaco Caselli che sosteneva di non trovarsi bene nell’associazione, di ritenere che si debbano spendere troppi soldi e che Sassuolo venga trattata male in maniera difforme. Il 5 novembre, dopo una riunione dell’associazione che si è tenuta in comune a Sassuolo viene annunciata questa crisi e non si riesce a capire qual è il tema. Non capisco se c’è un tema di discussione, come la conferma per 1 anno o per 5 anni, oppure come il vicesindaco Menani ha sostenuto è perché gli altri comuni non vogliono prendersi la moschea”.

“Al di al degli aspetti più prettamente politici e partitici che io proverei ad allontanare, è interessante capire qualcosa di più sui questo tema, per questo ho presentato questa interrogazione, voglio capire se si vuole uscire e perché. Capire, ma credo sia una boutade, se effettivamente si vuole fare una nuova associazione dei comuni con la Valdragone, che secondo me ha poco a che dire con il distretto ceramico. Sono preoccupato per i servizi erogati, è stato calcolato quanto spenderemmo in più? O ci si è fermati solo ad un puro ragionamento politico? E’ stato fatto il banale conto della serva? Anche in un momento di crisi come questo ritengo che buttare alle ortiche l’associazione sia preoccupante. Non sfugge che l’associazione decide in comune della Rsa disabili, un progetto atteso da 10 anni che le passate amministrazioni hanno provato a portare a termine, finalmente nella passata legislatura è stato trovato l’accordo, ora mi domando non è che venir fuori dall’associazione dei comuni oggi impone il blocco di quel progetto?”.

La risposta è arrivata dal sindaco Luca Caselli: “Cercherò di essere breve: ringrazio il consigliere Morini perché mi da modo di spiegare pubblicamente la vicenda, non ci sono versioni differenti, la versione è una sola con tanto di verbale e registrazioni.

All’ultima riunione è stato chiesto al sottoscritto di ratificare entro quella riunione una permanenza di Sassuolo nell’associazione per 5 anni senza nessun patto o garanzia. Fino ad ora c’era un tetto di spesa relativo al numero di abitanti, invece le variabili criteri di rimborso sui fondi che arrivano da fuori vengono stabiliti di volta in volta a seconda di chi alza più la voce. Sassuolo ha chiesto chiarezza e principi su queste cose. Il dissenso non si limita alla moschea, la discussione è su tante tematiche, l’ultima la nomina del comandante dei vigili.

Io ho manifestato la volontà di rinnovare alla scadenza le convenzioni del 31-12 e poi di mettersi ad un tavolo e di rinegoziare le regole dell’associazione. In realtà non esiste, è un insieme di convenzioni stipulate, ne esiste una per il ced, una per la polizia m,unicipale, per Iter, per la pubblicità e i tributi, l’ufficio affissioni e la Baciccia.

Il sindaco di Fiorano ha detto a queste condizioni non ci sto più io, per me l’associazione è finita e mene assumo la responsabilità. La domanda è quindi da fare agli altri sindaci. Sassuolo è disponibile a rinnovare convenzioni nell’immediato, ma vogliamo rivedere gli accordi. Soprattutto sono molto stupito dell’atteggiamento dei colleghi sindaci perché non c’era e non c’è un motivo plausibile per far saltare l’associazione, quando a fronte di una verbalizzazione ufficiale è agli atti che non siamo stati noi ad uscire ma gli altri ad escluderci. Ho sentito che gli altri comuni si stanno organizzando per fare un’un associazione a tre, questo comporterebbe la ratificazione della nostra esclusione, non ci sono motivi e resta quindi da imputare ad un motivo partitico”.

“Ho avviato le trattative con ci comuni della Valdragone – ha proseguito Caselli – lo dico perché Sassuolo non ha voglia di rimanere solo ma ha voglia di avere partner leali e regole chiare. Ho proposto io stesso uno studio sull’unione, non siamo contro, ha più senso fare unione che rimanere in questa associazione. Per quanto riguarda i servizi se saremo costretti a gestirci da soli, anche per un tempo provvisorio in attesa di un’altra unione credo che avremo un spesa maggiore che però non abbiamo quantificato. Sicuramente i maggiori costi arriveranno dal personale ma avremo anche l’opportunità di dare maggiori servizi alla città. I beni acquisiti rimangono al comune capofila: i beni strumentali vigili restano qui, abbiamo 54 vigili è non ci sarà più bisogno di mandarli altrove e quindi avremo più personale a disposizione, l’ufficio affissioni dovremo riorganizzarlo ma almeno sarà a Sassuolo, sul territorio, i cittadini non dovranno più andare a Maranello. Noi vogliamo solo dare servizi risparmiando soldi pubblici. Ha senso pagare un servizio il doppio dei soldi? Sinceramente queste sono cose su cui ci interroghiamo e riceviamo risposte piccate dai comuni vicini”.

Il consigliere Morini ha replicato sostenendo che avrebbe voluto pronunciarsi parzialmente soddisfatto ma quando ha sentito parlare di farsi i servizi da soli ha pensato alla Baciccia e si è chiesto come questo sia possibile: “forse la faremo sul Secchia. Sono quindi costretto a dirle che la penso diversamente. Dicendo che nella riunione gli altri sindaci hanno imposto di prendere o lasciare si dimentica che era da almeno un mese che chiedevano chiarezza, è evidente che in adozione di bilancio è fondamentale avere chiarezza della gestione dei fondi. E’ ovvio poi che è diverso fare convenzione per un anno o per più anni. Immaginare una convenzione di un anno è un costo maggiore rispetto a metterla insieme su 5 anni. Io convinto che se noi usciremo sarà un danno per il comune di Sassuolo. In termini di costi è evidente: l’ufficio affissioni costa 180mila euro l’anno, ora il comune di Sassuolo ne paga circa 70-80mila.

Sulla vicenda dei fondi regionali e delle spese credo che se qualcuno si può lamentare questi siano gli altri, sindaci che hanno pagato ben più di metà dello stipendio del capo dei vigili, hanno pagato riconoscendo il ruolo di coordinamento quasi sempre a vantaggio di Sassuolo. Su questa cosa io credo, capisco il tema politico, vedo cosa succede a Guastalla ed è speculare a ciò che succede qua. A noi dell’aspetto politico interessa fino a mezzogiorno, ci interessa capire come quadriamo i bilanci di fronte alle maggiori spese. Per questo non sono soddisfatto.
















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