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Legacoop: assemblea delle cooperative dei servizi di Modena e Reggio Emilia

logisticaSi è svolta ieri l’Assemblea delle Cooperative dei servizi di Legacoop di Modena e Reggio Emilia, in vista dei prossimi appuntamenti congressuali regionale e nazionale. Il direttore generale di Legacoop Reggio Emilia Francesco Malpeli e il responsabile del settore di Legacoop Modena Luigi Manfredi hanno aperto i lavori con una relazione sui problemi del settore nelle due province. Sono inoltre intervenuti all’incontro Alberto Armuzzi, responsabile regionale di Ancst-Legacoop, l’associazione delle cooperative dei servizi e il presidente di Legacoop Modena Roberto Vezzelli. Erano presenti anche il responsabile regionale di Ancst per la logistica Claudio Ferrari e il responsabile del settore autotrasporto di Legacoop Modena Ivan Ballotti, oltre ai presidenti delle principali cooperative do Modena e Reggio Emilia.

“L’assemblea di oggi – hanno spiegato Malpeli e Manfredi – cade in un momento complesso per le nostre associate, non solo per la difficile situazione economica, che prevediamo ancora lunga, ma anche per le difficili scelte strategiche che le nostre cooperative dovranno necessariamente affrontare per far fronte ad uno scenario competitivo che nel settore servizi è in continua e rapida evoluzione e molto spesso purtroppo premia comportamenti aggressivi e poco corretti sul piano etico e della legalità”.

Le cooperative dei servizi aderenti a Legacoop Reggio Emilia e a Legacoop Modena insieme hanno sviluppato nel 2008 un fatturato di 1.411 milioni di euro, con 29.907 addetti e 23.062 fra soci lavoratori e soci utenti. In particolare le cooperative di Legacoop Modena sviluppano un valore della produzione di 335.550 milioni di euro, con 7.404 soci e 6.750 addetti, mentre a Reggio Emilia il valore della produzione è di 1.075.827 milioni di euro, con 15.658 soci e 23.157 addetti. Il settore dei servizi spazia dalla logistica e movimentazione merci, dalle pulizie al guardianato, dalla ristorazione alla gestione di eventi, dal settore culturale ai più disparati servizi alle imprese. Tra le cooperative più significative nelle due province si possono ricordare Coopservice, Cir food, CFP, Movitrans Ctf,, Movitrans Group e Movitrans Line, Transcoop, oltre a CMA, Cilsea, Mediagroup nell’informazione e comunicazione e AR/S Archeosistemi nel settore archeologico e della gestione dei beni culturali.

Uno dei temi centrali affrontati dall’Assemblea è stato quello della legalità, che parte dal rispetto delle norme contrattuali e della sicurezza sul lavoro, passando dal problema degli appalti pubblici al massimo ribasso (di cui anche le province di Modena e Reggio Emilia non sono esenti) arrivando fino alla presenza della criminalità organizzata che, in alcuni settori, è molto diffusa. Per affrontare questo problema, da anni sono stati attivati gli Osservatori sulla legalità nei mercati e nei pubblici appalti, istituiti presso le Direzioni Provinciali del Lavoro.

Un altro problema affrontato è stato quello della riorganizzazione del settore. “L’assetto produttivo delle nostre province – hanno spiegato Manfredi e Malpeli – uscirà da questo difficile momento fortemente mutato e forse anche ridimensionato. Innovazione tecnologica dei servizi e dei processi, mix tra qualità e prezzo e crescita delle dimensioni aziendali saranno sempre fattori determinanti a competere sui mercati. Per raggiungere questi obiettivi anche per le nostre cooperative saranno determinanti operazioni di aggregazione tra imprese.”

Sicuramente le cooperative stanno affrontando un 2009 in salita, ma probabilmente il 2010 sarà ancora più difficile, con risvolti anche più pesanti sull’occupazione. L’autotrasporto è insieme alla movimentazione merci il comparto che risente di più di altri della crisi. Crisi dovuta non solo al calo della produzione e della commercializzazione dei beni, ma soprattutto a una mancanza cronica di una politica di sviluppo del settore. In questo settore la caduta del fatturato si aggira mediamente da un minimo del 20% ad un massimo del 40%, scaricandosi in particolar modo sulla redditività del singolo socio. Di questo passo l’esercizio 2010 potrebbe essere determinante e critico rispetto alla tenuta di alcune cooperative.

Il settore della movimentazione merci sta attraversando ormai da anni serie difficoltà che rischiano di trovare il proprio apice proprio nel biennio 2009-2010. Le difficoltà sono quelle derivanti dall’incidenza crescente dei costi di applicazione del Ccnl e dalla presenza di una agguerrita concorrenza di imprese, per lo più illegali, ma a volte anche dal non sufficiente valore aggiunto che si riesce ad esprimere nei servizi offerti alla committenza.

Anche per quanto riguarda il settore del multi-servizi e pulizie, global e facility management, si registrano inevitabili cali della domanda tradizionale e di servizi. Di fronte a questo quadro occorre sviluppare azioni congiunte tra imprese cooperative, per sfruttare un mercato che se è maturo nell’attività di pulimento tradizionale è, dall’altro, in evoluzione ed in crescita nel global e nel facility.

Per quanto riguarda la ristorazione, Cir food sta attraversando un buon momento dal punto di vista dei risultati di bilancio ma è proiettata ulteriormente a razionalizzare i propri processi e a qualificare i propri servizi per fronteggiare un futuro incerto, le incoerenze e le storture del mercato che si stanno accentuando. Incombe poi la questione dei tempi di pagamento, che in aggiunta all’attuale crisi finanziaria ed ai costi dell’Irap, rischia di diventare per le imprese strutturate e rispettose delle regole e della legalità una formula esplosiva.
















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