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La frazione sassolese di San Michele e i piccioni

piccioniSi è tenuto ieri sera nella sala civica di San Michele un incontro dedicato a un problema specifico segnalato dai residenti, la crescente diffusione dei piccioni nel centro storico della frazione. Erano presenti per analizzare il problema e fornire le prime soluzioni, l’assessore all’ambiente del Comune di Sassuolo Cristiana Nocetti e il dottor Fedele Braglia, responsabile del servizio veterinario dell’Usl.

I cittadini presenti all’incontro hanno segnalato il crescente disagio dovuto alla crescita nel numero dei piccioni presenti, causata principalmente dalla proliferazione garantita da alcuni edifici abbandonati e non curati, entro i quali gli animali hanno facilità a posarsi e nidificare. Il disagio riguarda sia la diffusione degli animali che la presenza dei loro escrementi, sempre più evidente e fastidiosa.

Fedele Braglia ha dato alcune indicazioni su possibili rimedi immediati, sottolineando anche quanto la legge consente di fare e quanto invece impone di non fare.

“Prevenire la diffusione dei piccioni – ha spiegato – è la prima cosa da fare, ancora prima di combattere le presenze già esistenti, perché si tratta di un animale abituato a convivere con l’uomo e un’eliminazione totale delle presenze non è pensabile.

Fra i sistemi per impedire la proliferazione il primo è evitare di alimentarli: in estate ci sono molte fonti di nutrimento, ma in inverno la situazione cambia e gli avanzi dei cittadini o le briciole volontariamente gettate a questi uccelli, sono le principali fonti di sostentamento. Facendole mancare, parte di questa popolazione si sposterà.

Altri accorgimenti importanti devono servire a evitare che trovino luoghi dove posarsi e nidificare: nel momento in cui ci sono nidi e uova la legge impedisce di distruggerli, ma si può operare perché non trovino dimora, chiudendo con attenzione i sottotetti e le aperture nelle parti alte delle case, anche e soprattutto quelle decentrate, in campagna o magari abbandonate. Poi si possono adottare alcuni accorgimenti e strumenti meccanici, dalle punte sui cornicioni a dissuasori sui fili, per evitare che i piccioni si posino. Anche questi deterrenti inducono parte delle presenze a spostarsi altrove”.

Il dottor Braglia ha tenuto anche a tranquillizzare i presenti sulla potenziale pericolosità sanitaria dei piccioni: “Sono portatori di malattie, spesso malati essi stessi – ha spiegato – ma si tratta di patologie spesso non trasmissibili all’uomo e anche nei casi di possibile contagio (per esempio la salmonellosi) il rimedio sta semplicemente in un normale comportamento igienico: lavarsi le mani, non toccare direttamente animali morti, non pulire il guano, soprattutto se in grande quantità, senza accorgimenti o ancora meglio, affidarsi a ditte specializzate. L’eccessiva diffusione va combattuta anche per proteggersi dai parassiti di questi animali, come pidocchi e zecche. Anche in questo caso semplici accorgimenti igienici, oltre ai deterrenti alla proliferazione di cui abbiamo parlato, sono sufficienti”.

Da parte dell’amministrazione comunale l’assessore Nocetti ha ribadito l’impegno a utilizzare i deterrenti alla posa dei piccioni in tutti i luoghi pubblici: “Abbiamo sollecitato Enel e Telecom per quanto riguarda i dissuasori sui loro fili – ha spiegato – e tutto quello che è nelle nostre possibilità come amministrazione lo faremo. Da qui in poi però serve la collaborazione dei privati cittadini, chiamati a garantire pulizia e ordine nelle loro proprietà, anche quelle inutilizzate. Chiederemo la collaborazione e se non avremo riscontri opereremo tramite un’ordinanza specifica del sindaco”.

Infine il Comune di Sassuolo diffonderà nella frazione ma anche nel resto della città di Sassuolo stampati con i principali accorgimenti per evitare la diffusione dei piccioni nelle zone interessate.
















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