Sei ordinanze di custodia cautelare eseguite, un arresto in flagranza e il sequestro di 72 chili di sostanza stupefacente, tra hashish e cocaina. La Guardia di Finanza di Modena, congiuntamente con gli agenti della Polizia municipale del Distretto ceramico, ha concluso l’operazione denominata “Chimera” che ha visto impiegati oltre 40 militari con unità cinofile. Nella rete, una banda di marocchini, accusati di gestire un consistente traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini delle fiamme gialle, coordinate dalla procura modenese, hanno visto, appunto, la collaborazione dei comuni del comprensorio ceramico. L’attività investigativa, proseguita per oltre due anni, ha tratto spunto dai numerosi arresti in flagranza di reato effettuati a Modena nell 2007, nell’ambito dell’operazione denominata “Tempio Sicuro”. Tale operazione riguardò in particolare un gruppo cittadini extracomunitari, tra cui un marocchino dedito al traffico di sostanze stupefacenti, già segnalato per essere a capo di un’organizzazione comprendente anche cittadini italiani ed attiva nel traffico di auto di lusso rubate in Italia e destinate ad essere inviate in Marocco. Verso l’immigrato erano state indirizzate le attenzioni investigative che hanno poi permesso di arrivare al successo dell’operazione Chimera. Gli inquirenti hanno ricostruito anche il percorso compiuto dalla droga per giungere nella provincia di Modena: l’hashish proveniva dal Marocco attraversando la Spagna mentre la cocaina proveniva dall’Olanda. Entrambe venivano stoccate in “depositi” ubicati nell’hinterland milanese.