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Domenica 20 settembre l’Open Day ‘Quel che resta della follia’

Quel che resta della follia - Open day - foto1Domenica 20 settembre, nell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro (via Amendola 2, Reggio Emilia) dalle ore 18 alle ore 23 è in programma l’Open Day – Quel che resta della follia. La manifestazione, promossa dal Comune di Reggio Emilia, Assessorato Culturae Università, dall’Ausl di Reggio Emilia e dal Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro”, è inserita all’interno della Settimana della Salute Mentale che, dal 19 al 26 settembre, attraverso incontri e convegni aperti a tutti i cittadini propone un’occasione di informazione e dibattito sui temi della salute e della malattia mentale. Nel corso dell’Open Day sono invece le diverse forme espressive, il teatro, la danza e la riflessione teorica a divenire strumento di crescita di consapevolezze, e dunque mezzo per sensibilizzare sui complessi temi del disagio psicologico umano; un malessere spesso invisibile ma dalle drammatiche conseguenze.

La serata si apre alle ore 18 nella biblioteca Livi con la presentazione del libro Lo sguardo psichiatrico a cura di Riccardo Panattoni (Bruno Mondatori Editore). Il volume, con prefazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani, raccoglie le ricerche di Monica Ghidoni, Judith Kasper, Francesco Palella e presenta studi e materiali tratti dalle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati all’ex manicomio San Lazzaro, uno dei più antichi Istituti Neuro-Psichiatrici d’Italia i cui muri di cinta furono abbattuti solo a seguito della legge 180 del 1978, che sanciva la chiusura degli ospedali psichiatrici, ben otto secoli dopo la loro fondazione. Una lunga storia che lo vide trasformarsi da lebbrosario a luogo di cura per malati mentali (nel 1536 vi fu ricoverato il primo “pazzo”).

Nella prefazione del testo l’assessore Catellani sottolinea la necessità di approfondire e indagare le vicende che hanno coinvolto il manicomio e l’ospedale psichiatrico giudiziario e i loro legami con il tessuto sociale della città: “Per questo motivo Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia e Università hanno deciso di cofinanziare, in collaborazione con Ausl, un progetto di ricerca affidato al Centro di documentazione di storia della psichiatria San Lazzaro, per dare avvio a un lavoro sistematico sui materiali custoditi nell’archivio clinico dell’ex manicomio. Il libro che qui presentiamo è il risultato più immediato di quel progetto”.

Le cartelle cliniche possono infatti essere una ricca fonte di informazioni e di conoscenze, come afferma lo stesso Panattoni dell’introduzione del testo: “A redigere le cartelle cliniche più che degli psichiatri in persona passa ormai come acquisito che sia stato in realtà un dispositivo, dispositivo che detiene i criteri del sapere e detta le modalità con cui applicare il suo sguardo. È come se più che allo sguardo degli psichiatri, a cui il titolo del volume si ispira e che è stato anche il taglio con cui le cartelle cliniche che qui presentiamo sono state e trascritte per la pubblicazione, ci fossimo riferiti in effetti allo sguardo della psichiatria”.

Nel corso della presentazione sono previsti gli interventi di Mariella Martini, Direttore generale Azienda Ausl di Reggio Emilia; Giovanni Catellani, assessore alla Cultura e Università Comune di Reggio Emilia; Riccardo Panattoni dell’Università di Verona; Giorgio Zanetti dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Dalle ore 18 alle 23, sempre nella biblioteca Livi, gli attori del Centro teatrale MaMiMò, Sara Fenoglio e Giovanni Rossi, saranno protagonisti dello spettacolo L’altra faccia della follia, ideato e diretto da Marco Maccieri e Angela Ruozzi. La performance, reiterata più volte, prevede la lettura di lettere e referti medici tratti dagli Archivi del Centro di documentazione di storia della psichiatria, accompagnate da musica. In scena la parte più oscura della follia, ovvero il contrasto tra le vite dei malati e i giudizi della società da una parte, e l’umanità del medico dall’altra, che ineluttabilmente fa capolino dietro alla figura dello scienziato. In particolare il fuoco di questo intervento sarà sullo “sguardo psichiatrico”, su quel particolare punto di vista che unicamente può riportare alla luce le vite sommerse degli “uomini infami” di Michel Foucault.

SS9teatro nel Cortile delle Agitate dalle ore 20 presenta Il labirinto delle voci. La performance, ideata e diretta da Franco Brambilla con Filippo Plancher, è una miscela di storie, memorie, incontri e testimonianze. Un attore guida gli spettatori attraverso i documenti storici dai quali emergono le parole dei medici, dei direttori dei reparti, nasce così una profonda riflessione sull’istituzione manicomiale della fine dell’800, e attraverso la narrazione vengono ricostruite le vite di coloro che furono imprigionati nel cortile della Agitate, luogo dove i malati protagonisti della storie hanno vissuto. Un viaggio che vede contrapposto il passato di oltre due secoli fa e il presente raccontato da uomini e donne che trascorrono la loro esistenza tra le mura di istituti e comunità. Un parallelismo che sottolinea come la malattia mentale sia un tema che tuttora risveglia riflessioni e dibattiti, poiché ancora oggi, come allora, l’essere umano può trovarsi imprigionato nel labirinto della follia.

E sempre dalle 20 alle 23 nel Museo viene proposta Immagini da là, una videoinstallazione particolarmente suggestiva basata su immagini custodite dall’archivio del Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro”.

Energia, trasformazione e convivenza sono invece i temi chiave della performance presentata da LTDance Project – Let’s Dance Centro permanente Danza presso il Cortile dell’Archivio (ore 20.30, repliche 21.30 e 22.30). La coreografia ideata da Laura Matano, intitolata Interno 10/B, è ambientata in un focolare domestico, nel quale dieci danzatori portano in scena varie dinamiche di gruppo dei conviventi. In uno spazio abitato da casse d’imballaggio i ballerini ricreano varie ambientazioni di vita quotidiana.

Infine il Museo della Storia della Psichiatria ospita dalle 19.30 alle 21.30 la postazione radiofonica di Radio Tab (trasmissioni al bisogno) che trasmetterà in diretta sulle frequenze di K-Rock (in streaming www.radiotab.it).

Radio Tab è una nuova emittente web, (la cui redazione si trova negli spazi del Comune di Reggio Emilia dell’Officina delle Arti) che informa sul disagio psichico. Il progetto è nato nel 2007 sulla scia di Psicoradio di Bologna, Radio 180 di Mantova e La Califata di Buenos Aires, per riabilitare persone affette da disagi psichici, che, attraverso un mezzo accessibile a tutti, riprendono il contatto con la vita. Lo scopo è sicuramente quello di

raccontarsi, esprimersi liberamente, interagire e confrontarsi sui temi del disagio mentale, ma anche creare opportunità lavorative per i sofferenti psichici.

Per tutta la giornata sarà inoltre attivo un punto ristoro realizzato in collaborazione con Circoscrizione Nord-Est e Cantina Albinea Canali. Le sonorizzazioni della serata sono a cura di Promusic.

Info: Comune di Reggio Emilia – Assessorato Cultura e Università, Tel 0522 456249 – Comune di Reggio Emilia.
















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