Le affermazioni del Vicepresidente nazionale del Codacons circa la volontà del Governo di realizzare il deposito gas a Rivara sono gravissime e gettano ulteriore preoccupazione in una popolazione che con costanza e coerenza sta difendendo il proprio territorio.
Affermazioni che ribadiscono non solo lo stretto legame tra IGM e On. Giovanardi, ma la volontà dello stesso Governo Berlusconi di realizzare il deposito. Dichiarazioni gravi perchè rischiano di inficiare fin da ora l’operato della commissione VIA nazionale che, seguendo il ragionamento del Codacons, dovrebbe ratificare una decisione già assunta dal Governo. Uno sfregio alle istituzioni e al lavoro di tanti cittadini che da tre anni dimostrano, con prove indiscutibili, la pericolosità del progetto di stoccaggio.
Ci domandiamo ora: a quale titolo il Codacons parla con il Governo del deposito gas? A quale titolo l’On. Giovanardi ha in visione prima degli organi competenti il progetto di stoccaggio? E ancora a quale titolo e con quali competenze il Codacons dovrebbe esaminarlo prima di altri?
La strada da seguire è quella della commissione tecnica di esperti nominata dagli Enti Locali per esaminare il nuovo progetto e presentare le adeguate osservazioni. Il luogo di discussione è quello e non possono essere altri, tanto meno affidati a chi, come il Codacons, ha tradito la fiducia dei cittadini tessendo relazioni proprio con chi quel deposito lo vuole realizzare a tutti i costi.
Sempre di più il centrodestra si rivela inaffidabile su questo tema: le indecisioni di Forza Italia da un lato e il silenzio della Lega dall’altro hanno rotto il fronte trasversale che fin dall’inizio ha caratterizzato questa battaglia. La candidatura alla presidenza della Provincia di Luca Ghelfi, espressione dei Popolari Liberali di Giovanardi, che non ha mai detto parole chiare sul deposito, è un ulteriore macigno sulla credibilità di una colazione che ha al suo interno posizioni estremamente diverse su un tema così delicato. Il candidato alla Provincia Ghelfi, il PDL e la Lega Nord devono dire chiaramente entro la data delle elezioni se sul deposito gas stanno con il Governo o con i cittadini, e cosa intendono fare per fermare la sua realizzazione.
Non ci stanchiamo inoltre di ricordare che sono anche altre le minacce ambientali che gravano sull’Area Nord e che vanno affrontate con analoga determinazione: Autostrada Cispadana e riconversione dello zuccherificio di Massa Finalese in centrale elettrica in primis. Progetti dal forte impatto ambientale che si inseriscono in un territorio fra i più inquinati della Provincia e della Regione.
Rifondazione Comunista non è ambientalista a corrente alternata o solo per il progetto di stoccaggio gas, è invece con costanza e coerenza fin dall’inizio al fianco dei cittadini e dei comitati che si battono per la tutela del territorio e la salute dei cittadini dell’Area Nord e sosterrà le azioni di difesa della popolazione che si metteranno in campo con l’obiettivo di costruire e proporre un modello di sviluppo che sia realmente sostenibile.
Stefano Lugli
Candidato alla Presidenza della Provincia di Modena Rifondazione Comunista
