Un ponte aereo militare con la Sardegna ha consentito nell’ultimo weekend di strap-pare una donna, che aveva subito una grave lacerazione alla trachea, ad una morte quasi certa.
E.B, una paziente sarda di 58 anni, dopo un volo che l’ha portata nella notte dall’Ospedale di Alghero all’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, è giunta alle 02.00 di sabato 28 marzo a Modena, dove presso la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria è stata operata con successo dall’equipe medica, diretta dal dott. Livio Presutti.
Si è trattato di una vera corsa contro il tempo quella che si è consumata tra venerdì sera 27 marzo ed il giorno successivo.
“Venerdì 27 marzo – ricorda il dottor Livio Presutti del Policlinico di Modena – sono stato contattato telefonicamente dai colleghi dell’Ospedale di Alghero per chiedere consigli sulla gestione della paziente che presentava una lacerazione della trachea con conseguente imponente enfisema sottocutaneo cervico cefalico e pneumomediastino, ovvero una raccolta di aria che, uscita dalla trachea si era localizzata al torace, al collo e alla faccia con vistoso gonfiore del viso e delle palpebre, tale da renderla irriconoscibile. Ho suggerito di sentire i centri di riferimento regionali di Otorinolaringoiatria e di Chirurgia Toracica in quanto si rendeva estremamente urgente la necessità di un intervento chirurgico di riparazione tracheale per scongiurare l’insorgenza di mediastinite, ovvero di una grave infiammazione della parte centrale del torace che, in alcuni casi, può portare a morte il malato.
Dopo alcune ore vengo nuovamente contattato e mi riferiscono che in tutta la Sardegna non c’è un centro in grado di effettuare tale intervento.
Pertanto si conviene di indirizzare il caso presso il nostro Policlinico. Vista l’ora (erano ormai le dieci di sera) e le difficoltà di trasporto, decidono di allertare la Prefettura e di organizzare un trasporto con aereo militare da Alghero a Bologna”.
La Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena si è subito attivata per organizzare il trasporto dall’Aeroporto di Bologna al Policlinico, allertando il 118, e la paziente è arrivata verso le 02.00 del 28 marzo al reparto di Terapia intensiva.
Al suo arrivo al Policlinico la paziente è stata sottoposta ad una serie di accertamenti preliminari, tra cui esami del sangue, TAC, tracheobroncoscopia e d’accordo col prof. Uliano Morandi, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, è stata confermata la necessità e l’urgenza dell’intervento di riparazione tracheale che è stato eseguito nel primo pomeriggio dello stesso giorno.
L’equipe del Policlinico, composta dal dott. Daniele Marchioni, dalla dott.ssa Laura Malvè e dall’anestesista dott.ssa Francesca Frignani e coordinata dal dottor Presutti, è rimasta in sala operatoria circa due ore mezzo.
“La particolarità del caso – ha spiegato ancora il dottor Presutti – è consistita nella scelta della via di approccio in quanto, vista la situazione e la conformazione fisica della paziente, un accesso di tipo toracotomico con apertura del torace sarebbe stato molto invasivo e pericoloso, per cui ho optato per un approccio dal collo con tecnica endoscopica”. Il prof. Livio Presutti è l’unico a praticare questa tecnica in Italia.
L’intervento si è risolto con successo e la paziente, già nella giornata di domenica 29 marzo, è stata dimessa dalla terapia intensiva e ricoverata presso il reparto di Otorinolaringoiatria con 15 giorni prognosi.
Questo tipo di lacerazione della trachea, fortunatamente abbastanza rara, è generalmente dovuta ad eventi traumatici o conseguenti a manovre anestesiologiche di intubazione ed è una vera emergenza, perché tanto maggiore è il tempo che passa dal momento in cui si verifica l’evento lesivo al momento della riparazione, tanto più frequente è l’insorgenza di gravi complicanze infiammatorie che possono portare al decesso nel 30-40% dei casi. Si tratta del terzo caso che il dottor Presutti ha operato da quando, nel 2003 ha assunto la guida della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena.
