Non c’è una infermità tale da precludere la partecipazione cosciente al processo per G.V.. E’ l’esito della superperizia a cui è stato sottoposto il giovane accusato di aver ucciso il nonno, l’imprenditore Giancarlo Orbellanti, fondatore di Comet, assassinato a colpi di pistola il 18 aprile 2007 alla periferia di Bologna.
Di parere opposto lo psichiatra Ariatti, della difesa: vi è un’amnesia che è un fenomeno patologico che giustifica la sospensione del processo. Per l’8 aprile prevista la sentenza.
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