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Conto Anch’io a Sassuolo: diamo un futuro alla ceramica

Diamo un futuro alla Ceramica: noi ci impegniamo a ricostruire e a ricreare una industria che possa competere e vincere -scrive conto Anch’io per Sassuolo -. Lanciamo il cuore oltre la ceramica. Il distretto che ha inventato la piastrella non può lasciarla perdere. La crisi economica è una opportunità storica di rinnovamento e trasformazione.


Le risposte ai nostri problemi non sono fuori dalla nostra portata. Esistono nei laboratori e nelle università, nei nostri campi e nelle nostre fabbriche, nell’immaginazione dei nostri imprenditori e nell’orgoglio dei nostri lavoratori, i migliori del mondo. Queste qualità hanno fatto del distretto ceramico una grande forza di progresso e prosperità. Ora il paese deve unire le forze e confrontare le sfide, e assumersi ancora una volta le responsabilità del proprio futuro. Da questa crisi si può e si deve uscire dando anche fiducia al progetto “Conto Anch’io a Sassuolo” che in molti, con umiltà e nel silenzioso lavoro quotidiano, stanno impegnandosi a costruire. Il Comitato propone alcuni temi su cui riflettere e confrontarsi.

Il perchè della crisi e le proposte del Comitato Conto Anch’io a Sassuolo
1. Mancano le infrastrutture.
·Trasferiamo gran parte del trasporto pesante su rotaia e realizziamo transit point.
· Costruiamo parcheggi esterni al centro serviti di un sistema di navette ecologiche di collegamento per rivitalizzare le attivita’ del centro storico
· Investimenti strutturali
· Sviluppo sostenibile
· Corretta programmazione del territorio e attiva tutela dell’ambiente
2. Costo energetico troppo elevato.
· Favoriamo le industrie e i privati per la produzione di energia propria da fonti rinnovabili

· Ridurre gli sprechi di energia
· Vera liberalizzaione del mercato energetico
3. Limitati investimenti in ricerca ed innovazione.
· Incentivi fiscali: sgravi fiscali e crediti d’imposta
· Benefici alle nuove imprese innovative
· Sviluppo della Economia della Conoscenza che si fonda sulla realizzazione ed ottimizzazione di beni intangibili e cioe’ sulla innovazione, la ricerca e la formazione manageriale ed organizzativa delle risorse umane , su cui fa leva la capacita di crescita della società post industriale della conoscenza
· Favoriamo il NETWORKING ECONOMY
· Centri ricerca e diversificazione di produzione
· Ridurre le tasse per attrarre i capitali e gli investimenti (riduzione dell’IVA e aliquote)
· Favoriamo la collaborazione tra produttori di macchinari per ceramica e i ceramisti per nuove tecnologie
4. Poca formazione e senza strategie.
· Aggiornamento e formazione continua dei lavoratori
· L’area della formazione dovrebbe essere in un triangolo che comprenda la business strategy e l’efficienza organizzativa: così gli investimenti sarebbero più mirati allo sviluppo dell’azienda e della persona
· Sinergia/collaborazione scuola ed azienda
· Incentivi alla formazione e alle nuove assunzioni qualificate
· Promuovere accordi economici di cooperazione
· Investire nella formazione favorendo lo sviluppo di attività legate alla produzione di energie rinnovabili
· Aumento delle borse di studio
5. Invasione di prodotti di bassa qualità, troppo spesso immessi sul mercato in assenza di regole precise.
· Il “made in Italy” è diventato con il passare degli anni sinonimo di un’eccellenza produttiva che merita di esser tutelata
· Riforma per la regolazione concorrenziale dei mercati
· Impedire di trasferire la base imponibile nei paesi con tassazione e/o condizioni favorevoli

Aiuti economici ai precari.
1. Bisogna anticipare il denaro della cassa integrazione ai lavoratori
2. Si ai contratti di solidarieta’ con riduzione dell’orario di lavoro e di stipendio ma senza licenziamenti
3. Aiuti monetari e sconti sulle utenze e sui beni di prima necessita’ a coloro che non possono usufruire della cassa integrazione e/o
in difficolta’.

(Ivano Piccinini – “Conto Anch’io a Sassuolo”)
















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