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I Sindaci di Reggio, Correggio e S.Martino su nuovo impianto trattamento rifiuti

La gestione dei rifiuti, anche in provincia di Reggio Emilia, come ovunque, è tema scomodo sul quale sono inevitabili ed evidenti le difficoltà da parte delle pubbliche amministrazioni di trovare soluzioni totalmente condivise. Crediamo tuttavia che il percorso avviato consenta di uscire da inutili polemiche. Come sindaci dei territori interessati dalla localizzazione dei nuovi impianti di smaltimento (le zone erano state individuate dal PPGR approvato nel 2004) riteniamo di avere il dovere di esprimere il nostro parere su un tema così importante e delicato.
Dalla Giunta Provinciale è scaturita la proposta di un impianto di TMB, Trattamento meccanico biologico, unita al Recupero Energetico.


La scelta di un impianto di TMB, che non è un inceneritore né un semplice preselettore, è una scelta che riteniamo innovativa e in gran parte congruente a dotare Reggio Emilia di un impianto di smaltimento adeguato alle politiche virtuose di raccolta differenziata adottata dai Comuni reggiani, spesso premiati per la loro attività.
Infatti l’impianto di Trattamento meccanico biologico, che riceve i rifiuti dopo che i cittadini e le aziende hanno fatto il loro meglio per differenziarli, è necessario anche per rispettare le normative presenti. Visto che attualmente la maggior parte dei rifiuti prodotti in provincia finisce in discarica, considerato che in ogni caso la scelta peggiore sarebbe il non decidere, crediamo quindi sensato procedere senza ulteriori indugi alla scelta, al dimensionamento, alla localizzazione e alla realizzazione di un impianto di TMB valutando anche il modulo per il recupero energetico da biogas. Su questo percorso c’è la nostra disponibilità, anche perché consente la chiusura dell’inceneritore di Cavazzoli.
Ad impianto realizzato, rispetto alla situazione attuale, avremo i seguenti vantaggi:
1. capacità di rispettare tutti i nuovi parametri di legge già previsti per lo smaltimento (rifiuti biodegradabili).
2. La forte riduzione di volume dei rifiuti trattati e la stabilizzazione estenderebbero di molto la nostra autonomia di smaltimento dandoci tempo per verificare l’evolvere della situazione sotto altri punti di vista:
a. i risultati dell’estensione e affinamento delle raccolte differenziate, l’affermarsi di politiche per la riduzione dei rifiuti e l’auspicabile cambiamento merceologico degli stessi;

b. verificare nel tempo la reale possibilità di un mercato su area vasta, che utilizzi in modo ambientalmente corretto il CDR che esce dall’impianto di TBM.
Si tratterà quindi nei prossimi mesi di valutare se il Combustibile da rifiuti debba poi essere utilizzato con un impianto dedicato (termovalorizzatore), oppure, come sostengono alcuni, si possa contare su camini esistenti, vista la presenza in regione di numerosi impianti.
Questo processo è affidato alle valutazioni di Bilancio Ambientale che farà l’azienda ENIA.

Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia
Marzio Iotti, sindaco di Correggio
Oreste Zurlini, sindaco di San Martino in Rio
















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