martedì, 17 Giugno 2025
17.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaModena: nasce un gruppo sportivo per praticare il basket in carrozzina





Modena: nasce un gruppo sportivo per praticare il basket in carrozzina

Una buona notizia: nasce a Modena un punto di riferimento per i disabili che desiderano avvicinarsi al basket. È uno dei sogni accarezzati dalla nutrita squadra che sostiene il progetto “Disabili e attività motorie e sportive” che oggi diventa realtà. Da alcune settimane un gruppo di disabili si ritrova, tutti i mercoledì per due ore, per allenarsi e prendere confidenza con la pallacanestro. Luogo di ritrovo la palestra delle Scuole Ferraris, in Via Divisione Acqui.


“Sono già otto le persone che con una certa regolarità frequentano la palestra. Siamo agli inizi, ma le potenzialità del progetto sono davvero straordinarie e speriamo che l’entusiasmo che si respira nell’ambiente sia contagioso e coinvolga altre persone – spiega Mario Floris della Scuola Basket Modenese, che guida le sedute di allenamento.
Oggi pomeriggio, 4 marzo, per festeggiare nel modo migliore la nascita del gruppo sportivo si svolgerà una partita dimostrativa che vedrà coinvolti gli atleti modenesi e una rappresentanza del Basket in Carrozzina di Reggio Emilia.
Un’occasione per stare insieme e coinvolgere anche atleti dello sport modenese che verranno a fare il tifo per i loro colleghi. Hanno assicurato la loro presenza alcuni rappresentanti del Modena Calcio, della Trenkwalder Pallavolo e per il Modena Rugby, Roberto Pedrazzi. Parteciperanno anche l’assessore provinciale alla Sanità, Politiche sociali e delle famiglie Maurizio Guatoli e l’assessore comunale al patrimonio e allo sport Antonino Marino.
“Dobbiamo ringraziare prima di tutto la Fondazione Cassa di Risparmio che sostiene in modo molto importante il progetto. Rispetto all’iniziativa di oggi un grazie speciale va ai Lions Club di Modena che con il loro contributo hanno consentito l’acquisto di 6 carrozzine, e per le altre due, la Scuola di Basket e il Soroptimist. Grazie a loro si aggiunge un nuovo importante tassello al progetto “Disabili e attività motorie e sportive”, un’iniziativa dalla forte valenza sociale, ancor prima che sanitaria, nata per offrire alle persone con handicap ed ai loro familiari la possibilità di aumentare le possibilità di praticare attività sportiva seguendo un percorso personalizzato che va dalla verifica delle condizioni fisiche, alla scelta dello sport, sino all’individuazione dei luoghi più adatti per svolgere l’attività motoria” ha evidenziato Ferdinando Tripi, direttore del Servizio di medicina dello Sport dell’Azienda Usl di Modena.
“In poche settimane abbiamo già ottenuto risultati molto importanti, non solo dal punto di vista sportivo. Ad esempio uno dei ragazzi coinvolti non deve più sobbarcarsi lunghi spostamenti per potere fare sport. Estremamente interessante poi è vedere come i ragazzi della Scuola di Basket abbiano accolto i loro colleghi in carrozzina: dopo un po’ di diffidenza iniziale, spesso li vediamo giocare assieme e in questo caso ad imparare sono tutti, perché è un’esperienza molto educativa. Se, come ci auguriamo, il movimento crescerà, vorremmo iscrivere la squadra al campionato di basket in carrozzina” conclude l’allenatore Mario Floris.

SCHEDA DEL PROGETTO DISABILI E ATTIVITA’ MOTORIE
Avviata a maggio del 2008, l’iniziativa presenta molti gli elementi di novità a partire dal Servizio di Medicina dello Sport che mette a disposizione una squadra di professionisti con competenze multidisciplinari. Una scelta organizzativa unica in Italia che mette in rete una serie di professionalità per rendere più semplice l’accesso al mondo dello sport: dalla scelta della disciplina più adatta, sino all’indicazione degli impianti presso i quali praticare in condizioni di sicurezza l’attività sportiva. L’iniziativa ha lo scopo di avvicinare sempre più disabili all’attività sportiva e, più in generale, di insegnare a condurre sani stili di vita.
Tra i punti di forza la creazione di un ambulatorio specifico: qui la consolidata esperienza dei medici del Servizio di medicina dello Sport, viene affiancata da specialisti in ambito psicologico, nutrizionale e fisiatrico. E’ importante, infatti, che esista una correlazione costante tra sport, benessere interiore e adeguata alimentazione. L’obiettivo è creare un clima che “semplifichi” la vita ai disabili, alle loro famiglie e a chi li assiste.
Si inizia con la visita da parte dei medici dello sport che viene completata dalle valutazioni di un fisiatra e di un ortottista (professionista sanitario che lavora in campo oftalmologico specializzato nella prevenzione, valutazione e riabilitazione ortottica dei disturbi visivi, e nella esecuzione di esami strumentali oculistici) e supportata da uno psicologo che si occupa di ascoltare e motivare i disabili e le famiglie. In sinergia operano anche una biologa nutrizionista e una dietista che indicano come associare l’attività fisica ad un’alimentazione equilibrata e personalizzata. In seguito, si decide quale sia lo sport più adatto caso per caso, considerando le diverse disabilità, i gusti e le passioni delle persone e l’offerta sul territorio, la possibilità di trasporto.
Un vero e proprio gioco di squadra che coinvolge una serie di soggetti legati non solo all’ambito medico, ma anche istituzioni, associazioni di volontariato, enti, amministrazioni locali e provinciali. Si crea cioè un percorso per accompagnare in ogni momento il disabile, dalla verifica delle condizioni fisiche, alla scelta dello sport, sino all’individuazione dei luoghi più adatti per svolgere l’attività motoria. Parallelamente, si sta definendo la mappa delle opportunità: uno strumento importantissimo che ha lo scopo di informare i soggetti con handicap e le loro famiglie sulle possibilità che il territorio offre in ambito sportivo. E’ qui che entrano in gioco collaborazioni preziosissime: amministrazioni locali e provinciali, società sportive, enti di promozione, organizzazioni di volontariato e associazioni dei disabili. Questi soggetti hanno unito le forze per favorire e snellire l’accesso alle informazioni che permetteranno, anche alle persone più difficili da coinvolgere, di prendere parte ad un progetto che punta ad una completa integrazione del disabile.
“Disabili e attività motorie e sportive”, promosso dal Panathlon International Club di Modena, ha trovato subito consenso da parte di una pluralità di soggetti che hanno patrocinato, dato il loro contributo e la loro collaborazione alla realizzazione del progetto: a partire dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, proseguendo con l’Azienda USL di Modena, l’Amministrazione provinciale di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Asham (Associazione sportiva handicap Modena), l’Ospedale di Sassuolo Spa, il Poliambulatorio Chirurgico Modenese, la Scuola Basket Modenese, la Cooperativa Bilanciai di Campogalliano, il CONI provinciale, Rotary, i Lions Club della provincia di Modena, Comitato Paralimpico Regionale, Regione Emilia Romagna con Assessorato politiche per la Salute, Comune di Carpi, Comune di Modena, Finanziaria Immobiliare Montecarlo (Famiglia Giuseppe Panini), Ospedale di Sassuolo s.p.a., Soroptimist International Italia, Unione Comuni modenesi Area nord, Unione delle Terre dei Castelli.
Tutti hanno creduto nella forte valenza preventiva e sociale dell’iniziativa.

Per informazioni sul progetto: Asham – Associazione sportiva handicap Modena – Via Santa Caterina 120/3 tel e fax 059/260743 – e-maile-mail.
Servizio di Medicina dello Sport – Via dello Sport, 25 – Tel. 059.213.4288 o 059.213.4281 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12.30.

















Ultime notizie