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Lotta alla mafia: Primo Tricolore al PM Nicola Gratteri

“Come i partigiani lottarono durante la Resistenza per liberarci dall’oppressione e dalla sopraffazione, così voi siete i partigiani del nostro tempo, impegnati nella lotta per la libertà, per la liberazione dall’oppressione che la mafia e la ‘ndrangheta alimentano. Abbiamo chiamato partigiani i ragazzi del consorzio Goel delle cooperative sociali della Locride che abbiamo accolto a Reggio il 25 aprile scorso. Chiamiamo partigiani voi. Ci onora perciò consegnarvi il Primo Tricolore, che è simbolo di libertà, fratellanza, eguaglianza, legalità e solidarietà vicendevole: valori non negoziabili alla base della nostra democrazia e per i quali vi battete. Questo per dirvi che noi siamo con voi e che Reggio è anche la vostra casa”.

Con queste parole il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio ha consegnato oggi il Primo Tricolore – nato nella città emiliana nel 1797 come vessillo della Repubblica Cispadana in opposizione alla tirannia – al procuratore distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Nicola Gratteri e al professor Antonio Nicasio, giornalista e scrittore, autore di libri sul fenomeno mafioso e sulla ‘ndrangheta.
Il magistrato e l’autore erano ospiti, all’auditorium Gerra del Centro internazionale Malaguzzi, del Consorzio di solidarietà sociale Oscar Romero e di Confcooperative che, con il patrocinio del Comune, hanno promosso un incontro con gli studenti sul tema ‘Giovani e legalità – Il coraggio di progettare il futuro’.

“L’incontro di oggi – ha detto Delrio – è una tappa importante di un percorso che si sta compiendo a Reggio Emilia, sul tema della legalità, con attenzione ai grandi temi quanto alla quotidianità: dunque la cultura della legalità e la legalità dei comportamenti anche nella vita di ogni giorno e di ogni persona. Un percorso che ha avuto momenti pubblici di grande rilievo, come il concerto di Luciano Ligabue per l’associazione Libera, la cittadinanza onoraria conferita a Roberto Saviano e appunto l’incontro con i ragazzi del Goel, piccoli cooperatori e imprenditori che creano occupazione e strappano terreno alla mafia: riaffermando il diritto al lavoro, un diritto che la mafia nega, essi generano libertà e futuro. Un percorso che ci porta vicini a questi eroi della legalità”.

“L’Amministrazione comunale – ha concluso il sindaco – è impegnata nel garantire la massima trasparenza, attraverso l’accesso agli atti e con il Protocollo sugli appalti firmato con le imprese. In questi comportamenti, in queste scelte anche amministrative e nel quotidiano vigilare, si traduce la nostra attenzione alla legalità, consapevoli che il ‘cortile degli altri’ non è questione d’altri, ma ci riguarda tutti”.

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