lunedì, 29 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaCrisi della ceramica: dibattito del Pd a Castellarano





Crisi della ceramica: dibattito del Pd a Castellarano

Oltre sessanta persone hanno partecipato lunedì sera all’iniziativa del Partito Democratico sulla crisi economica nella zona ceramiche, che si è svolta nella sala civica di Castellarano.

Il sindaco Alberto Caprari ha aperto i lavori facendo un punto della situazione sui dati del distretto e del Comune: sono emersi un netto aumento del ricorso alla cassa integrazione nel reggiano (+48% nel 2009 rispetto al 2007) e la preoccupazione che, ad aprile e maggio, quando molte aziende avranno terminato le settimane in cui poter ricorrere a questo strumento, la crisi non si sia ancora risolta.

«A Castellarano, così nel resto del nostro territorio, come amministratori pubblici ci stiamo ponendo il tema di rendere i servizi fruibili per le famiglie, anche a quelle in condizioni di difficoltà che potrebbero domani non riuscire più a permetterseli. Non è un’impresa semplice, ma occorre che la nostra capacità di fare sistema si concretizzi in questo momento particolarmente grave, per non escludere nessuno».
Fra i promotori dell’incontro, Gianluca Rivi ha sottolineato che la Regione si è già mobilitata con «50 milioni di euro ai consorzi fidi per il credito all’impresa, sia quelle che per ristrutturano e investono sia quelle in difficoltà. Inoltre – ha proseguito il Consigliere Regionale del Partito Democratico – Con 114 milioni di euro partiranno 11 “tecnopoli”, centri di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di strategie industriali vincenti, di cui uno proprio a Sassuolo, dedicato alla zona ceramiche».
L’onorevole Pierluigi Castagnetti è stato particolarmente critico col Governo: «Non mette risorse, non discute della crisi economica in atto e non coinvolge l’opposizione in nessuna iniziativa seria per cominciare a dare risposte alla situazione che dobbiamo affrontare tutti quanti, in questo Paese. In compenso spende i denari pubblici per Alitalia e per una riduzione dell’Ici a ceti per i quali non cambiava nulla pagare poche centinaia di euro, mentre ignora del tutto le vere emergenze, dal settore auto al distretto ceramico, appunto. Leggiamo proclami su stanziamenti in arrivo, ma nessuno dice chi metterà i soldi e da dove li prenderà. Dopodiché l’esecutivo passa in tutta fretta a parlare d’altro: le intercettazioni telefoniche, il gossip e la cronaca spicciola. Berlusconi d’altronde è stato molto impegnato con i casi Kakà e Fiorello, ultimamente».
Angelo Borelli, imprenditore del Gruppo Fincibec ha affermato: «Si tratta di una crisi che a mio parere è congiunturale, e non strutturale. Ma attenti a chi sparge facili ottimismi: sarà molto più dura di quanto non ci stanno dicendo».
Guido Mora della Cgil e Giuseppe Pagani della Cisl infine si sono soffermati sul caso-Iris: «E’ stata una battaglia vinta, anche se non è ancora terminata, che ha posto all’attenzione di tutti la necessità di introdurre meccanismi di responsabilità sociale per le imprese. Chi si arricchisce su un territorio grazie al contributo di tutta la collettività non deve avere la possibilità di chiudere dalla mattina alla sera, lasciando a piedi centinaia di famiglie, solo per salvare il suo patrimonio personale».

Al confronto, coordinato da Giovanni Vignali, ha partecipato anche la Presidente della Provincia Sonia Masini.
















Ultime notizie