sabato, 27 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAppuntamentiArea Nord: 'Biomedicale e distretto, presente e futuro', convegno





Area Nord: ‘Biomedicale e distretto, presente e futuro’, convegno

A poco più di 4 mesi dal convegno sul futuro del settore biomedicale a Mirandola svoltosi lo scorso 2 luglio, la Cgil di zona insieme al sindacato di categoria Filcem-Filtea organizza un nuovo appuntamento mercoledì prossimo 12 novembre (ore 9 – sala Granda Municipio Mirandola) per affrontare una problematica ancora più attuale: il potenziale rischio di
perdita di competitività dell’intero distretto dell’Area Nord trascinata dalla crisi del settore biomedicale.

L’apertura dei lavori intorno alle ore 9.30 è affidata alla nuova segretaria provinciale della categoria unificata Filcem-Filtea Manuela
Gozzi, a seguire l’introduzione di Roberto Righi (Filcem Area Nord) e le comunicazioni di Erminio Veronesi (FIOM), Stefano Saltari (Filcem), Sonia
Roversi (Filtea), i sindaci di Finale Emilia Raimondo Soragni e di Mirandola Luigi Costi, Massimo Braida di Iride Formazione Area Nord e Vanni Ficcarelli della segreteria provinciale Cgil.
Le conclusioni sono affidate a Giordano Giovannini segretario Filcem-Filtea
Emilia-Romagna.

E’ prevista la partecipazione di altri sindaci dell’Area Nord e di rappresentanti di Cisl, Uil, Cna, Lapam-Federimpresa e
rappresentanti delle Associazioni Industriali.

Gli effetti della crisi economico-finanziaria unitamente alla deindustrializzazione che negli anni ha toccato settori importanti come
l’agrolimentare e il tessile, fanno temere alla Cgil affetti negativi per l’intero distretto e per le aziende dei diversi comparti produttivi,
interessate sempre più da delocalizzazioni e ristrutturazioni con forti ripercussioni sull’occupazione.
Il caso emblematico è la recente decisione della multinazionale Gambro-Dasco comunicata ai sindacati di delocalizzare i reparti di
assemblaggio manuale e automatico della plastica nella Repubblica Ceca che determinerà ben 160 esuberi nel sito di Medolla.

Ma segnali di crisi e ristrutturazioni si stanno verificando anche nella ceramica, nel metalmeccanico e nel tessile. Nel corso del convegno si porteranno casi concreti di crisi aziendali e/o ristrutturazioni nei
diversi settori.
La vicenda Gambro rappresenta oggi la punta più avanzata di una crisi che se non affrontata con misure e strumenti adeguati rischia di condizionare,
oltre che l’intero settore la tenuta occupazionale dell’intera area nord.

Per la Cgil è inaccettabile che a pagare la crisi siano i lavoratori, con la messa in cassa integrazione o peggio ancora con la perdita del posto di lavoro per chi ha contratti a tempo determinato e per i lavoratori somministrati.
Per questo la Cgil dell’Area Nord, insieme al sindacato di categoria, intende coinvolgere tutte le parti politiche, sociali ed economiche
affinché, nel rispetto di ruoli e prerogative, si mettano in campo le soluzioni adeguate a rilanciare il territorio e a evitarne il
depauperamento economico e produttivo, a mantenere in loco e qualificare i siti produttivi, puntando su ricerca, innovazione tecnologica e sviluppo, sostegno creditizio a imprese e famiglie, ricerca di nuovi mercati di sbocco, supporti formativi per la ricollocazione del personale in esubero, integrazione al reddito per chi perde il lavoro e estensione degli
ammortizzatori sociali anche a chi oggi ne è escluso.
Per la Cgil ogni piano industriale è credibile se a fronte di riduzioni del personale o ricorso alla Cig, si procede contestualmente alla
stabilizzazione anche dei lavoratori precari che rimangono in forza all’azienda.
















Ultime notizie