La vittima, Enrico Vescovini, in sella al suo scooter stava rientra a casa dopo il pomeriggio passato alla Ausl di via Amendola, dove frequentava uno stage.
La tragedia lungo via Emila da Ospizio, all’incrocio con via Doberdò. Un autotrasportatore non si è accorto della presenza del motorino a fianco del suo camion e ha svoltato a destra, in via Doberdò, agganciando lo scooter di Enrico Vescovini. Gli automobilisti che hanno assistito atterriti alla scena hanno tentano in tutti i modi di avvertire il camionista, che non si è accorto di nulla.
Immediato l’arrivo dei sanitari inviati dal 118: il ragazzo è morto poco dopo, durante la corsa in ambulanza verso il Santa Maria Nuova.
Alla polizia stradale di Reggio, che ha curato i primi rilievi, il compito determinare con esattezza la dinamica dei fatti.
Una tragedia che ha colpito l’intera città: i genitori di Enrico, entrambi medici, sono molto conosciuti a Reggio.
In memoria di Enrico Vescovini
Enrico Vescovini era con noi, allo Staff Comunicazione dell’Azienda USL, dal 27 ottobre scorso, per uno stage, all’interno nel suo percorso universitario, che avrebbe dovuto finire poco prima di Natale.
Pochi giorni, 7 ore al giorno, sufficienti però per capire che Enrico era, è stato fino a ieri, un ragazzo serio, maturo, riservato e dotato di talento.
Ha portato a termine, in poco tempo, un lavoro complesso, nuovo per lui, a volte noioso, ma estremamente utile, chiedendo, cercando di a capire, entrando nel cuore del problema. La perdita di Enrico è un dolore immenso.
Alle condoglianze, che non trovano parole, per la famiglia, vorremmo unire un invito. Guidiamo con prudenza, la vita è preziosa. Soprattutto quella di un ragazzo, pieno di vita, di 23 anni.
Federica Gazzotti, Manuela Predieri, Luciano Guidetti, Loretta Ilari, Claudio Chiossi
Staff Comunicazione Azienda USL
Abbiamo conosciuto Enrico Vescovini nel breve periodo che ha trascorso con noi per il suo stage universitario.
Le caratteristiche di Enrico che maggiormente ci hanno colpito in questo periodo sono state la serietà, la riservatezza e la capacità, rara per un giovane alla prima esperienza di lavoro, di orientarsi in un’azienda così complessa.
Ha portato a termine, in breve tempo, un lavoro complesso che richiedeva la collaborazione di diverse persone, senza scoraggiarsi e con una determinazione che ci ha lasciato stupiti.
Alla famiglia le più sentite condoglianze della Direzione e di tutti gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale, dove lavora il padre di Enrico.
E’ difficile trovare parole per descrivere il dolore che ha suscitato in noi la perdita di un ragazzo così giovane. Nonostante questo vogliamo ancora una volta esprimere la nostra vicinanza alla madre, al padre e alla sorella di Enrico.
Mariella Martini, Direttore Generale Azienda USL
