sabato, 27 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa modeneseAll’ospedale di Mirandola un deambulatore di ultima generazione





All’ospedale di Mirandola un deambulatore di ultima generazione

Ancora una volta l’aiuto concreto e la stretta collaborazione con le Associazioni di cittadini e la sanità pubblica modenese danno vita ad un connubio vincente. L’ennesimo positivo esempio arriva dall’Ospedale di Mirandola dove, questa mattina, lunedì 29 settembre, grazie al contributo dell’Associazione Onlus “La Nostra Mirandola” è stato ufficialmente consegnato un sollevatore–deambulatore di ultima generazione destinato al reparto di lungodegenza post-acuzie.


“Solidarietà e cultura è il nostro motto perché non esiste a nostro parere solidarietà senza cultura – ha dichiarato la professoressa Nicoletta Arbizzi, motore instancabile de La Nostra Mirandola – così come non esiste cultura senza solidarietà. E’ sulla base di questo principio che la nostra associazione si è sempre mossa, valorizzando il territorio mirandolese che è ricco di storia, aiutando le persone che hanno bisogno e quelle meno fortunate di noi. Dal 2001, con i nostri volontari abbiamo fatto visitare Mirandola e dintorni a più di 40 mila persone. Raccogliendo le piccole offerte che venivano fatte dai visitatori, siamo riusciti a raggiungere la somma utile ad acquistare il deambulatore-sollevatore, un attrezzo moderno, che permetterà la riabilitazione dei pazienti, anziani e non, ricoverati nel reparto guidato dal dottor Merighi”.

Il sollevatore-deambulatore è un’attrezzatura molto utile per far recuperare autonomia agli anziani e per facilitare il lavoro di infermieri e terapisti. “Si tratta – ha sottolineato Giuseppe Schirripa, direttore dell’Ospedale di Mirandola – di una donazione veramente importante. Le sue funzioni – è sia deambulatore, sia sollevatore – si traducono in un doppio vantaggio: aiuta il paziente nel percorso di riabilitazione e attenua notevolmente gli sforzi fisici del personale, tenendo alla larga il rischio di traumi alla schiena”.

La cerimonia di oggi conferma la grande vivacità dell’Associazione La Nostra Mirandola: nel passato recente infatti diverse sono state le donazioni all’Ospedale come ad esempio una TAC e un citofluorimetro (uno strumento che ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo di alcuni progetti sperimentali tesi alla cura dei tumori); per il futuro, i volontari stanno già lavorando per raccogliere i fondi per l’acquisto di un video-broncoscopio per il reparto di pneumologia.
“Tutte queste donazioni – ha concluso Schirripa – sono la dimostrazione che Mirandola ha una società civile che partecipa attivamente alla vita dell’Ospedale. Da sempre questa forte presenza di cittadini e associazioni è uno stimolo continuo al miglioramento”.

IL DEAMBULATORE – SOLLEVATORE WALKER
Tornare a camminare, riacquistare autonomia è, sia per “i grandi anziani” sia per chi ha subito interventi che ne hanno ridotto le capacità motorie, una grande conquista. Il deambulatore-sollevatore può aiutare molto queste persone: è tecnicamente all’avanguardia ed è efficace sia per la riabilitazione sia per l’addestramento alla deambulazione. Inoltre, grazie alla sua doppia funzione di deambulatore e di sollevatore è un’attrezzatura utile anche al personale, infermieri e fisioterapisti, il cui lavoro viene facilitato. In particolare, grazie all’elevata manovrabilità, aiuta a contenere ed eliminare i rischi legati, ad esempio, alla delicata manovra di prelevamento del paziente dal letto o dalla carrozzella, mentre la funzione di sollevamento riduce, sia per il paziente che per il terapista, i pericoli che si corrono nell’alzare il paziente in posizione eretta o abbassarlo. Questa attrezzatura, inoltre, basa le sue funzioni sulla sicurezza e mette il paziente in condizioni di sentirsi tranquillo: è così che può trarre il massimo vantaggio da ciascuna sessione di esercizi di riabilitazione e di addestramento alla deambulazione.

L’ASSOCIAZIONE “LA NOSTRA MIRANDOLA”
È una ONLUS nata nel dicembre del 2001 che oggi conta più di 120 iscritti. Il perno su cui si basa la sua attività è la filosofia dell’unire la cultura alla solidarietà. Si occupa di organizzare visite con accompagnatori culturali volontari per far conoscere e dare visibilità al territorio mirandolese, una zona ricca di cultura e storia, con la forte motivazione di “fare qualcosa per la propria città.” A questo aspetto aggiunge la solidarietà: l’associazione è attenta nei confronti di chi soffre, di chi ha bisogno, di chi è meno fortunato. Sono numerose, infatti, le donazioni fatte non solo al locale Ospedale ma anche a paesi con meno possibilità, ad esempio Paraguay, Uganda, Bosnia.
Fino ad oggi sono state oltre 40 mila le persone che hanno visitato il territorio mirandolese e che hanno contribuito con le loro offerte spontanee alle diverse donazioni effettuate dalla ONLUS.

Le donazioni

Nel 2001, l’Associazione ha donato una TAC all’Ospedale di Mirandola e un citofluorimetro – strumentazione donata al Laboratorio Biologia Cellulare e Terapie Oncologiche Avanzate Dipartimento Integrato di Oncologia ed Ematologia, Policlinico-Università di Modena e Reggio Emilia – che ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo di alcuni progetti sperimentali tesi alla cura dei tumori presso il laboratorio di oncologia diretto dal dottor Massimo Dominici. Negli scorsi anni ha inviato a paesi meno fortunati, delle TAC: due sono andate in Paraguay, una dismessa dall’Ospedale di Mirandola e l’altra dall’Ecomedica di Empoli; una, non più utilizzata dall’Ospedale Estense di Modena, è andata in Bosnia; un’altra, donata dall’Ospedale S. Orsola Malpighi di Bologna è stata inviata in Uganda. La forte partecipazione delle aziende sanitarie sta a testimoniare la profonda fiducia nei confronti dell’associazione. Un’altra donazione importante, resa possibile grazie alla collaborazione dell’Azienda Usl di Modena riguarda numerosi elementi d’arredo ospedaliero, più precisamente letti snodati, armadi, comodini, sedie, tavoli. La metà sono andati a corredo della TAC inviata in Bosnia, mentre l’altra metà partirà a giorni, destinazione la clinica “Divina Provvidenza” in Paraguay di Padre Aldo. Quest’ultima opera di bene ha impegnato molto i volontari dell’associazione che per oltre una settimana si sono adoperati per pulire tutto il materiale, mentre la ditta GIVAS di Padova si è offerta di smontare gratuitamente i letti snodabili. Attualmente, l’associazione sta cercando i fondi per acquistare un video-broncoscopio da donare al reparto di pneumologia di Mirandola che si appresta a divenire il punto d’eccellenza e di riferimento per il territorio di Mirandola e Carpi.

La nostra Mirandola Onlus – Tel.0535-26655.
















Ultime notizie