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Berlusconi: ”Deluso da Veltroni suddito di frange giustizialiste”

Walter Veltroni ”è suddito delle frange giustizialiste”. Silvio Berlusconi si dice deluso dal Pd e in un’intervista al settimanale ‘Tempi’ punta il dito sulla politica del leader democratico. ”Avevo sperato davvero che la gestione Veltroni significasse l’apertura di una stagione nuova della politica italiana -premette il Cavaliere- Invece, la sudditanza psicologica e politica del Pd verso le frange giustizialiste è sconcertante”. ”Credo – dice il Cavaliere – di non essere il solo deluso in questo da Veltroni. Credo che altrettanto delusi siano molti dei suoi sostenitori”.

”Ecco – aggiunge il Cavaliere – forse l’unica cosa è di aver dato troppo credito alla speranza di dialogo e a questa speranza non ho voluto rinunciare sino all’ultimo. Peccato, per la sinistra e per la democrazia italiana”. ”Vendere un prodotto vecchio – incalza il premier -, già fuori mercato, puntando solo su una confezione nuova e accattivante, può funzionare per breve tempo”.
Quindi il Cavaliere si sofferma sul rapporto con l’imprenditore tessera numero uno del Pd, Carlo De Benedetti: ”Con l’Ingegnere De Benedetti cercherei di capire come possa un imprenditore con una coscienza sociale – e indubbiamente De Benedetti è un imprenditore di prim’ordine – continuare a sostenere politiche che si sono rivelate catastrofiche per l’impresa, per i lavoratori, per l’economia italiana nel suo insieme. Ma sono anni che io tento di capirlo e che lui prova a spiegarlo ma senza risultato”.

Il presidente del Consiglio parla poi del ruolo del Carroccio nella coalizione di governo. ”Il rapporto tra noi e la Lega è forte e consolidato, non è un’alleanza tattica né semplicemente numerica. La Lega – spiega il premier – esprime esigenze complementari a quelle di chi vota per noi, i valori di riferimento sono comuni e i programmi sono omogenei. Il federalismo fiscale non è solo un tema della Lega, la riforma della giustizia non interessa solo noi. La Lega esprime, con un linguaggio diverso dal nostro, e ponendo l’accento su alcuni temi, lo stesso progetto politico che ci ispira. In prospettiva – sottolinea il presidente del Consiglio- vedo per la Lega un ruolo complementare al nostro, un rapporto che almeno in parte potrebbe somigliare a quello che unisce in Germania Cdu e Csu”.

Per riformare la Giustizia Berlusconi dice di voler ”mettere in pratica molte delle idee di Giovanni Falcone: separazione dell’ordine degli avvocati dell’accusa dall’ordine dei magistrati, indirizzo dell’azione penale superando l’attuale ipocrisia della finta obbligatorietà, criteri meritocratici nella valutazione del lavoro dei magistrati”. Insomma ”vogliamo valorizzare i tanti magistrati seri, che svolgono il loro lavoro in modo coscienzioso, con spirito di sacrificio e spesso rischi personali. Purtroppo, il loro lavoro è offuscato da pochi altri che, per pregiudizio ideologico unito a smania di protagonismo, proiettano con comportamenti deviati un’immagine distorta della magistratura italiana. Noi siamo dalla parte dei magistrati, non delle frange ideologizzate e giustizialiste”.

”Quanto alla riforma della legge elettorale europea, serve a rendere queste elezioni più omogenee alle altre: non ha senso che il cittadino ogni volta che si reca alle urne debba fare i conti con un sistema elettorale diverso. Su tutto questo -assicura il Cavaliere- vogliamo intervenire, anche per dare il giusto valore all’appuntamento elettorale per l’Europa”.Applicare la legge 194 per aiutare la vita – Chiamato a rispondere sui temi etici il capo del governo confermando la libertà di coscienza come linea ufficiale del Pdl ribadisce come sia ”dovere di tutti, per venire al concreto, agire perché la legge 194 sia applicata anche e soprattutto nelle parti orientate all’aiuto alla vita, finora trascurate”. Credo che più in generale dovremo lavorare tutti, laici e cattolici, per rimuovere le cause economiche, culturali e sociali che inducono le donne ad abortire. Ogni aborto è una tragedia, una vita che si perde, una sconfitta per la società”.

Quanto a forme di eutanasia, il Cavaleire è perentorio: ”E’ del tutto evidente che non permetteremo mai alla magistratura di esercitare una supplenza rispetto al potere legislativo, cosa che alcuni magistrati tendono a fare su questo come su altri temi”.

Fonte: Adnkronos

















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