“Apprendiamo dalla stampa che finalmente anche il Sindaco di Castelfranco Emilia è stato colto da qualche dubbio sulla opportunità di attivare nuove cave sul territorio di questo comune, ed auspica in tal senso un intervento dell’assessore provinciale competente”.
“Anche se la cosa può fare piacere, non possiamo non sottolineare come dal punto di vista del metodo l’approccio sia ancora una volta sbagliato. Si continua infatti ad anteporre la trattativa e la mediazione sul territorio alla programmazione, mentre dovrebbe essere il contrario. E’ per questo motivo che nel nuovo Piano Cave della Provincia i quantitativi di ghiaia da estrarre sono risultati così elevati.
Sono quantitativi palesemente sovrastimati, in altre parole gonfiati, che tengono conto non del reale fabbisogno, ma delle richieste di chi vuole attingere a questa risorsa. La ghiaia però è una risorsa finita, che dobbiamo salvaguardare ed utilizzare con assoluta parsimonia.
E’ quindi a livello di programmazione che bisogna correggere il Piano, rivedendo innanzitutto il quantitativo complessivo delle escavazioni da autorizzare, quantitativo che dovrà essere inferiore (e non superiore) e quello del piano precedente. E la sede corretta per apportare queste correzioni è il consiglio provinciale, che dopo l’adozione dovrà pronunciarsi sulle osservazioni.
In questo senso, come preannunciato nel dibattito in Consiglio negando il voto favorevole di PRC e Verdi, presenteremo delle Osservazioni, al fine di ridurre significativamente le previsioni di escavazione di ghiaia e in base alla accettazione o meno delle nostre osservazioni valuteremo se votare o meno il piano in sede di approvazione definitiva. E questa riduzione dovrà sicuramente riguardare anche il comune di Castelfranco”.
I consiglieri provinciali
Aldo Imperiale e Stefano Lugli (PRC)
Walter Telleri (Verdi)