“L’elevato numero di alloggi affittati ‘in nero’ a immigrati clandestini sta comportando danni enormi sul fronte della sicurezza, del degrado e della salute pubblica”. È quanto denuncia Andrea Leoni (gdl-pdl) in un’interrogazione alla Giunta regionale nella quale evidenzia che “in molte città dell’Emilia-Romagna intere aree residenziali sono state trasformate, a causa dell’alto numero degli affitti in nero, in ghetti urbani, con gravi problemi di ordine pubblico”.
Secondo i dati emersi da una recente indagine condotta da un quotidiano economico – riferisce il consigliere – tra i primi 10 posti della classifica nazionale delle città con il più alto numero di alloggi affittati ad immigrati irregolari ed introiti da ciò derivati ci sarebbero ben 5 città capoluogo dell’Emilia Romagna. In particolare – sottolinea – “a Bologna gli affitti annui non denunciati ammonterebbero a 27.638.400 euro, a Modena 18.590 euro, a Reggio Emilia 10.944 euro, a Parma 8.322.600 euro, a Piacenza 4.848.000 euro”. Anche in considerazione del “danno economico per lo Stato e per i Comuni derivante dalla diffusione degli affitti in nero” l’esponente della gdl-pdl chiede dunque alla Giunta regionale un giudizio sulla situazione denunciata, quali ne siano le ragioni, e inoltre “se e quali azioni intenda porre in essere, anche in accordo con gli enti locali maggiormente interessati dal problema, per individuare e fermare la pratica criminale dell’affitto abusivo ad immigrati clandestini”. “Tenuto conto delle competenze dei comuni sul fronte dei controlli e delle autorizzazioni in materia di agibilità degli alloggi e delle loro condizioni igieniche e di sicurezza, è nell’interesse delle amministrazioni locali contrastare la diffusione degli affitti in nero” – sottolinea Leoni, ricordando poi che “le recenti norme introdotte dal pacchetto sicurezza del Governo prevedono il carcere per chi affitta alloggi ad immigrati irregolari, traendone ingiusto profitto”.
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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