In merito alla proposta-progetto di legge della Regione Emilia Romagna su “Misure per il riordino territoriale, l’autoriforma delle Amministrazioni e la razionalizzazione delle funzioni” che riguarda anche ruoli e funzioni degli Ato (Agenzie d’Ambito per i Servizi Pubblici) va evidenziato, in primo luogo, che la proposta non nasce da una discussione e da un confronto sull’ esperienza, e nemmeno sull’attuazione dell’ attuale Legge regionale n.25/1999 riguardante il servizio idrico e dei rifiuti, con i diversi soggetti, compresi i comitati consultivi utenti. Non a caso l’impianto proposto è avulso da questa riflessione ponderata.
Di fatto la proposta configura l’accentramento regionale di competenze e poteri decisionali che spogliano di ruoli le rappresentanze territoriali dei Comuni e dei Comitati consultivi utenti in rappresentanza degli utenti.
L’attribuzione a livello regionale delle funzioni di programmazione, regolazione e controllo economico e tariffario (relegando solo i controlli di gestione agli ATO) mortifica il ruolo di governo dei territori, espresso dagli attuali Ato nel territorio regionale.
Inoltre con il superamento dei comitati consultivi utenti nei singoli ATO, come prevede questa proposta di legge all’art. 30, rende ancor più debole il ruolo di partecipazione dei cittadini utenti, specie in una fase di forte concentrazione ed aggregazione dei gestori, fortemente partecipati dagli enti locali che operano in condizioni di monopolio con forti utili e investimenti senza rischi per le imprese, ed un altrettanto forte aumento delle tariffe.
L’efficientamento aziendale, la razionalizzazione, la mancanza sostanziale di concorrenza non ha comportato un contenimento delle tariffe ed un miglioramento dei servizi; questi elementi devono far riflettere e spingono a richiedere la ridefinizione con un nuovo ruolo di contrappeso, di partecipazione, di democrazia economica da parte degli utenti.
I comitati consultivi utenti vanno pertanto rilanciati riconoscendo, ai sensi dell’art. 2 comma 461 della Legge finanziaria 2008, il ruolo di redigere e pubblicizzare congiuntamente al gestore, la carta dei servizi, il regolamento contrattuale, il loro monitoraggio permanente e revisione periodica e l’istituzione di una sessione annuale di verifica sul funzionamento dei servizi.
I comitati consultivi utenti dei singoli ATO in presenza dei processi di aggregazione delle grandi multi-utility, vedi Hera e Enia, che coinvolgono più territori di ATO, e per la necessaria esigenza di perequazione ed omogeneizzazione, chiedono che venga promosso un coordinamento regionale dei comitati consultivi utenti per coordinare, socializzare ed omogeneizzare le condizioni degli standard di qualità delle carte dei servizi, dei regolamenti di servizio, delle politiche tariffarie.
I comitati utenti chiedono inoltre che le sanzioni di cui all’art. 27 comma 5 del progetto di legge, applicate per inadempienze dei gestori, relative all’applicazione delle tariffe, alla mancanza di informazioni richieste dagli utenti, alla mancata attivazione delle norme organizzative e tecniche dei servizi, vengano in parte utilizzate per risarcire l’insieme degli utenti che hanno subìto un danno per questi disservizi.
(Coordinatore Comitato Utenti Ato n° 4 –
Mauro Zanini)