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Conto anch’io a Sassuolo sull’emergenza lavoro precario

Le agenzie di lavoro interinale, ora “agenzie per il lavoro” sono cresciute a livello esponenziale sia in termini di fatturato che in termini numerici, negli ultimi anni a Sassuolo (le loro vetrine fanno parte dell’arredo urbano della città). I numerosi lavoratori interinali e i precari sono l’anello debole della nostra societa’ di Sassuolo ossia Sassuolo ha un’emergenza etica sociale in grado di minare la stabilità della società e di compromettere seriamente il suo futuro.


Oggi c’è la lotta-caccia per il posto di lavoro a tempo indeterminato (certo): tra residenti e stranieri, tra giovani ed anziani, tra categorie e tra professionalità. Una guerra tra poveri nella quale la solidarietà tra i lavoratori diventa un ricordo.
Il precariato si sta trasformando in un cancro che sta lentamente logorando l’attuale società: nega un futuro, ma anche un presente. Non solo la possibilità di formare una famiglia, acquistare o affittare una casa, ma più semplicemente acquisire quella autonomia di vita, che ogni essere umano adulto desidera.
La flessibilità probabilmente a Sassuolo non è stata controllata e tante volte si è trasformata in precariato.

Per noi, del Comitato Conto Anch’io a Sassuolo, la centralità del lavoro, la lotta alla precarietà, la sicurezza , sono fondamentali-indispensabili per la crescita/consolidamento sociale.
Sono necessari dunque incentivi diretti alle aziende ad assumere a tempo indeterminato (Es: la leva fiscale per favorire le imprese che assumono stabilmente rendendo meno appetibile il lavoro precario), dopo ovviamente un giusto ed equo periodo di prova (oggi troppo limitato) ed è necessaria una riforma dei cosi’detti ammortizzatori sociali in grado di venire incontro alle necessità di un numero sempre più elevato di disoccupati frizionali.
Qualcuno addirittura poi ipotizza una soluzione di creare una grande intesa tra lavoratori e imprenditori, nella quale questi ultimi rinunciano al lavoro precario in cambio di un contratto di lavoro a tempo indeterminato reso più flessibile con l’applicazione di una tecnica di protezione della stabilità diversa da quella attuale per i licenziamenti dettati da motivo economico-organizzativo.
Dobbiamo, infatti, pensare a rendere più facile la conclusione del rapporto di lavoro. Paradossalmente, aumenterà le assunzioni perche’ le aziende diventeranno meno timorose ad assumere a tempo indeterminato.
Fra il concetto “tutto-protteto all’infinito” e il concetto “tutto-precari” esiste una via/concetto di mezzo che ci sembra di buon senso: “dare più spazio alla contrattazione aziendale, sia sulla struttura delle retribuzioni sia sull’organizzazione del lavoro”.
Non vale la pena di pensarci un attimo in un momento cosi’ difficile come quello attuale?

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

















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