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Testamento biologico: il primo caso a Sassuolo

Secondo una norma del 2004 si puo’ morire come si desidera e rifiutare le cure ed il primo caso di applicazione e’ avvenuto a Sassuolo dove Vincenza Santoro Galani, 70 anni, e’ morta l’altro giorno secondo le sue volonta’. La donna, originaria di Foggia ma residente a Sassuolo, da tre mesi era ricoverata all’ospedale di Baggiovara nel reparto di neurologia, affetta da Sla (sclerosi laterale amiotrofica).

E’ stato il magistrato a concedere il permesso il 9 maggio scorso, nominando il marito amministratore di sostegno, figura prevista da una norma del 2004 che consente di designare una persona in previsione delle proprie perdite di facolta’ intellettive. La donna aveva chiesto che non le venisse prolungata la sofferenza,
compresa la respirazione artificiale.


Il giudice tutelare del tribunale di Modena, Guido Stanzani, ha indicato quindiai medici di dare con la massima attenzione le cure palliative piu’ efficaci per diminuire le sofferenze.

















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