«Apprendiamo che l’Amministrazione Comunale di Carpi intende istituire al Foro Boario i cosiddetti “Farmer’s Market” ossia i mercati contadini dove gli agricoltori locali possono vendere al dettaglio i loro prodotti. Come Confesercenti non siamo pregiudizialmente contrari, tuttavia abbiamo alcune riserve in merito. Primo fra tutti la cadenza di tali mercati, visto che gli agricoltori devono vendere solo ed esclusivamente prodotti provenienti dai propri terreni, non vediamo come sia possibile dare cadenza fissa a detti mercati alla luce di eventuali annate poco produttive legate alla stagionalità».
E’ quanto commentato dal direttore di Confesercenti Carpi Daniele Cavazza, dopo la notizia pubblicata la scorsa settimana nelle pagine dei quotidiani locali, nelle quali è apparsa la dichiarazione dell’assessore agli interventi economici Alberto Allegretti che annunciava l’imminente apertura di un mercato contadino presso il Foro Boario.
«Inoltre –continua Cavazza- pensiamo che dovrà essere molto ben regolamentato l’accesso ai mercati: dovrebbero essere presenti solo gli agricoltori locali e quindi essere escluse le forme consortili che potrebbero ricorrere alla vendita di prodotti non di produzione propria o addirittura non locali, come nel caso di arance, mele del Trentino o primizie provenienti dalle serre di altre regioni. Manteniamo le riserve anche sul diverso trattamento fiscale che consente agli agricoltori di avere molti meno oneri rispetto alle piccole e medie imprese del settore commercio, ben consapevoli che non si tratta di una questione risolvibile a livello locale.
In ogni caso siamo favorevoli all’attuazione di alcune idee proposte a livello provinciale per costruire una filiera più corta tra produttori locali ed esercenti, un’operazione che aiuterebbe tanto le imprese agricole, quanto quelle commerciali, nonché ovviamente i consumatori».