Un incontro politico e culturale sulla condizione della Birmania, Paese rimbalzato anche recentemente alle cronache dei giornali per la feroce repressione dei monaci induisti, flagellato da spaventose catastrofi, è l’iniziativa promossa dai corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze dell’Educazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Beaudee Zawmin, rappresentante del governo birmano in esilio nell’occasione incontrerà studenti, docenti e tutti gli interessati, cui si rivolgerà con una conferenza dal titolo “Birmania: una democrazia negata”, durante la quale parlerà del suo Paese, delle condizioni politiche e sociali che vive, della gravità e violenza del regime che ne è alla testa e del dramma messo ulteriormente in atto delle recenti catastrofi naturali occorse.
“Usate la vostra libertà per promuovere la nostra” è uno degli accorati appelli rivolti al mondo da Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, celebre voce della Birmania democratica, ancora costretta agli arresti dall’attuale governo del Myanmar. E attorno a questo invito ruoterà l’incontro fissato per giovedì 29 maggio 2008 alle ore 11,30 presso la sede della Facoltà di Scienze della Formazione (v. le Allegri, 9) a Reggio Emilia, inteso come richiamo alle coscienze per dare sostegno e appoggio alla causa del popolo birmano, duramente provato da una dittatura tra le più sanguinarie, ma anche dalle devastazioni lasciate dagli ultimi eventi catastrofici, che hanno provocato migliaia di vittime ed aggravato le condizioni di fame e malattie di tanta parte della popolazione.